Vino, cento anni di ‘metodo classico’ in Sardegna: brindisi a Calangianus con lo spumante ‘Ziu Tittu’

A mezzanotte del 31 si stappa la bottiglia – prodotta in soli 500 esemplari – della cantina Tamponi di Calangianus, pioniera della spumantizzazione di diversi vitigni nell’Isola.

di Mariagrazia Marilotti

Il Metodo classico in Sardegna compie 100. anni. Un traguardo importante non solo per la storica cantina Tamponi di Calangianus, pioniera dell’ innovazione legata alla spumantizzazione di diversi vitigni ma anche per l’ enologia in Sardegna.

A credere per primo in questa metodologia di vinificazione ispirata alla scuola francese è stato Tito Tamponi, capostipite di una famiglia di viticoltori galluresi giunta alla terza generazione.
A Bologna durante i suoi studi in Agraria ha conosciuto questa tecnica e ne è rimasto a tal punto affascinato da volerla riprodurre anche in Sardegna.

“Nell’ arco degli anni siamo passati dal moscato, al Rittaddatu, un breve passaggio con il trebbiano e all’ attuale base chardonnay – spiega Franco Tamponi, figlio di Tito e contitolare dell’azienda assieme a suo fratello Plinio – ma per l’ anniversario del secolo abbiamo prodotto in numero limitato 500 bottiglie numerate a base moscato come nella prima edizione del 1925.
Con questo spumante “Ziu Tittu” brinderemo con una dedica speciale a nostro padre, Tito, che ha segnato una L 3 storica nella vinificazione nell’ Isola”.

Attualmente nell’azienda lavorano diverse figure professionali. Del settore spumantistico della azienda vitivinicola se ne occupa il giovane Tito Tamponi, figlio di Franco, terza generazione, grazie agli studi in Agraria a Pisa e all’ esperienza tramandata dal nonno al padre e poi al figlio. Come suo padre e suo zio ha respirato l’ aria della cantina, i caratteristici profumi del mosto in fermentazione nelle botti di castagno sin da piccolo mostrando passione e attitudine per questo lavoro. “Il 31 dicembre a mezzanotte, stapperemo la bottiglia – conclude Franco Tamponi – per un brindisi speciale, dedicato al pioniere in Sardegna del metodo classico e alla capacità di tanti imprenditori di quest’isola di essere innovativi”.

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