Un successo per una biodiversità di Sardegna di alta qualità, che rischiava di scomparire per le speculazioni edilizie ed energetiche: nasce il nuovo Presidio del cappero di Selargius. Lo annuncia Slow Food Cagliari, dando appuntamento per la presentazione alle 9,30 di sabato 14 dicembre nella Sala Polivalente (al secondo piano) del Centro di aggregazione in piazza Si ‘e Boi a Selargius.
Un risultato importantissimo, un sogno inseguito da anni che salva cappereti di oltre cento anni, come spiega in video Fabrizio Mascia, referente del progetto per il presidio e vice presidente della condotta oggi guidata da Antonella Angioni.
Un grande risultato arrivato dopo un lungo e impegnativo percorso che ha coinvolto produttori che lo hanno preservato, volontari, l’Amministrazione comunale di Selargius e la Regione Sardegna.
Il programma di sabato prevede, dopo la registrazione dei partecipanti, alle 10 i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini , del sindaco di Selargius Pier Luigi Concu, della presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini (in videomessaggio) e della presidente di Slow Food Cagliari Aps Antonella Angioni.
A seguire l’intervento di Marco Maxia, produttore di capperi selargini e referente del Presidio, sulla storia e le tecniche di coltivazione. Alle 11 Antonella Rocchi, presidente della Commissione tecnico-scientifica per l’agrobiodiversità regionale, fa un quadro sulle azioni per la conservazione, tutela, valorizzazione e diffusione delle risorse genetiche locali.
Alle 11,30 Raimondo Mandis, gastronomo e precedente guida di Slow Food Cagliari, si sofferma sulle tradizioni e l’uso in cucina del cappero di Selargius. Alle 12 è la volta di Maria Luisa Porcu e Emanuela Melis, insegnanti referenti del Progetto “ Radici – Tutela e valorizzazione delle erbe officinali e della biodiversità nel nostro territorio” della scuola secondaria dell’istituto Comprensivo 2 Selargius.
M.V.