La “Strada della Vernaccia di Oristano” ha ripreso il suo cammino. L’iniziativa è del Comune e del Consorzio di tutela per valorizzare il vitigno e il prodotto d’eccellenza del territorio anche in ottica di marketing territoriale, oltre che per esaltare la qualità di un vino che raggiunge risultati importanti in termini di vendite e consensi. “Iniziamo un percorso che può offrire grandi opportunità al nostro territorio – ha detto il sindaco Massimiliano Sanna -. Attraverso la promozione del vino e delle produzioni tradizionali di qualità si facilita la conoscenza del territorio promuovendo itinerari turistici capaci di esaltare valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole aperti al pubblico”.
La normativa che disciplina le Strade del vino risale al 1999, mentre risalgono al 2006 le direttive di attuazione della Regione che fissano gli interventi per favorirne la nascita per i vini: Cannonau, Vermentino, Carignano, Malvasia e Vernaccia, Nuragus. L’avvio delle attività fu affidato alle province e a comitati promotori e di gestione. Ieri si ripreso quel percorso, che per gli altri vini è già stato avviato, nella convinzione che il turismo del vino e quello enograstronomico costituiscano un fenomeno in grande espansione e dalle grandi potenzialità economiche.
“La vernaccia è un prodotto che, per la sua identità, la qualità, l’unicità e le potenzialità, merita di essere difeso e valorizzato – ha aggiunto l’assessora alle Attività produttive, Rossana Fozzi -. Il Comune di Oristano ha sostenuto con grande convinzione il Consorzio di tutela e valorizzazione della Vernaccia e oggi è al suo fianco nell’azione di rilancio del progetto. Abbiamo la possibilità di avviare un sistema integrato di offerte turistiche che si snodano per un intero percorso lungo il quale si collocano luoghi del vino visitabili (vigneti, aziende, cantine) e attività imprenditoriali collegate (ristoranti, alberghi, agriturismi, enoteche), coinvolgendo le aziende artigiane, i poli museali e tutti gli attrattori turistici al fine di creare un’offerta territoriale integrata sia rappresentativa dell’intero territorio. Bisogna evidenziare i vantaggi in termini economici che possono derivare dall’istituzione e dal riconoscimento di tali percorsi: a favore delle realtà rurali sinora considerate marginali; per incrementare l’attrattività di territori caratterizzati da forti tradizioni vitivinicole ed enogastronomiche; per decongestionare le aree a maggiore presenza turistica, valorizzando le zone interne; a beneficio di operatori turistici, animatori, guide, addetti alle degustazioni, che dovranno coadiuvare le aziende nella promozione dei prodotti; per divulgare le informazioni tecnico-scientifiche; per conservare, promuovere e commercializzare il patrimonio enogastronomico provinciale e proteggere il prodotto tipico e la sua genuinità”.
“La Strada della Vernaccia può diventare un prezioso strumento di marketing che, come avviene in tante altre realtà, può svilupparsi molto bene dando importanti risultati – ha detto il presidente del Consorzio di tutela, Mauro Contini -. La Vernaccia è stato un vino di grande successo che dagli anni ’80 ha subito un progressivo declino, dovuto a una molteplicità di motivi. Oggi cerchiamo di valorizzarlo. Il nostro Consorzio, che raccoglie i principali attori e le aziende del territorio, nasce per questo motivo e crede che la Strada della Vernaccia sia lo strumento giusto, per la sua capacità di aggregazione, per raggiungere il risultato”.