Tradizione e innovazione si fondono nei menù di Pasqua e Pasquetta: i sardi si siederanno a tavola preferendo i piatti tipici della festività, con un occhio alle ultime tendenze culinarie. Secondo Coldiretti, la spesa a tavola degli italiani per il pranzo di Pasqua sale a 76 euro a famiglia, con un aumento del 10 per cento rispetto allo scorso anno; il 57 per cento mangerà a casa e il 34 per cento con parenti e amici, con in media 6 invitati.
In casa, in famiglia o tra amici, negli agriturismi e ristoranti si punta a preparare qualcosa di gustoso o speciale, tra prelibatezze semplici e ricercate. In primo piano c’è la tradizione e l’agnello si conferma in Sardegna il piatto preferito. Sardo, garantito, sicuro, rigorosamente a marchio Igp, in casa come negli agriturismi, ristoranti e trattorie, come sottolinea Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp (Contas). Secondo il Consorzio, c’è quest’anno una migliore qualità di questa carne, grazie al clima mite che ha favorito la crescita nei pascoli delle essenze primaverili. Ma anche la Sardegna dovrà fare i conti con un boccone amaro: i rincari. Sarà una Pasqua salata, come evidenzia Adiconsum Sardegna. “L’ultimo dato Istat ci dice che in Sardegna i prezzi di cibi e bevande sono saliti in media del 14 per cento su base annua – spiega il presidente, Giorgio Vargiu -. Per l’agnello la forbice è tra i 15 e i 18 euro, l’anno scorso costava tra il 15 e il 20 per cento, mentre il prezzo delle colombe è salito circa del 30 per cento, e un uovo di cioccolato da 350/400 grammi costa tra 12 e 19 euro, 10/15 per cento in più”.
Il fine settimana pasquale vedrà per lo più sulle tavole piatti tipici: tra i tanti maialetto allo spiedo, agnello, capretto da abbinare a carciofo, favette, cardo, asparagi selvatici, olive. Poi ancora, pardule, seadas, formaggelle. Tra i menu degli agriturismo spiccano anche salumi, prosciutti locali, verdure sott’olio, l’immancabile pecorino, ma anche panada con verdure o carne. Tra i primi piatti prevale la pasta fatta in casa, culurgiones, ravioli, lorighittas, tagliatelle, fregula, maccarrones de busa, cannisones. Non mancano i menù per vegetariani e vegani. O le specialità di pesce.
Malgrado gli aumenti “anche quest’anno registriamo la forte richiesta dei prodotti ‘made in Sardinia‘, immancabili nelle tavole dei sardi e nelle strutture agrituristiche – sottolinea il presidente Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – questo certifica ancora una volta quanto i nostri prodotti abbiano un alto valore sia per la loro grande qualità che per l’enorme varietà dei piatti della nostra tradizione”. Per il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, “gli agriturismo di Coldiretti – Terranostra scelgono per oltre il 50 per cento prodotti propri dell’azienda agricola, caratteristica vincente dell’ospitalità sarda e rurale”.
Nei ristoranti gli chef hanno pronto da tempo il menu pasquale. Un occhio alla tradizione e alla stagionalità, al made in Sardegna ma con uno sguardo creativo e contemporaneo. Maria Laura Casula del Piedra del Sol di Gonnesa, propone tra i piatti, agnello al limone, fregula ai frutti di mare, ravioli con patata, carciofo e salsiccia. Punta sulle lorighittas artigianali al ragù di galletto e maialetto allo spiedo la trattoria Margherita di Arborea. Da Roberto Serra, alla trattoria Armidda di Abbasanta non mancherà un buon salume come la testa in cassetta fatta da loro accompagnata dal pane tipico, crivazzu e pistocchu con olio extra vergine di varietà semidana e verdure fresche al centro tavola. Poi, da tradizione l’agnello. Tra i piatti anche “fregula fatta a mano cun Anzone (agnello) e finocchietto”. VitaNova di Laura Sechi a Cagliari propone il menu da asporto. Tra i tanti piatti si può scegliere tra coniglio in porchetta, panada di carne e verdure, pesce spada agli agrumi. Dulcis in fundo pastiera di ricotta e grano.
Riapre i battenti Fradis Minoris, laguna di Nora – Pula, dove lo stellato Francesco Stara creerà tra gli altri, ostrica, asparagi e inula, poi linguina alla bottarga di Nora, axridda. Nelle vetrine di Dolci Sfizi di Macomer, spiccano i gelati alle casadine, le formaggelle di ricotta, o s’aranzada, a base di scorza d’arancia semicandita, mandorle tostate con miele d’asfodelo.