Cinque le carceri che hanno aderito all’iniziativa con gli chef stellati. A Quartucciu, i ragazzi gusteranno un pasto gourmet rossoblù grazie allo chef del Cagliari Calcio.
di Manuela Vacca
Il cibo, quello cucinato con amore, può essere un ponte che unisce e rinnova anche dietro le sbarre. Lo sanno bene i 1.500 volontari dell’undicesima edizione di “L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’Amore”, iniziativa promossa in 44 istituti penitenziari italiani e 8mila detenuti dalle associazioni Prison Fellowship Italia onlus, Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del Rns con il patrocinio del Ministero della Giustizia. I detenuti riceveranno un pasto speciale cucinato da chef stellati e cuochi dell’alta cucina provenienti da tutta Italia e lo serviranno ai detenuti volti noti del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo ed ex campioni olimpionici.
Cinque le carceri che hanno aderito in Sardegna. “Per la prima volta avremo anche il carcere di Nuoro e Uta”, riferisce a Sardinia Post la volontaria Simona Atzori, referente per la l’isola di Prison Fellowship Italia. Cosa succede? “Alcuni chef meravigliosi portano il loro tempo e la loro arte e persone note e meno note servono al tavolo o consumano il pasto vicino a qualcuno che vive il carcere – spiega -. Quello che accade è un incontro nel donare e ricevere normalità“. Non solo: “In questo contesto si scopre che il carcere fa parte del territorio, lo si vive in un’esperienza molto speciale e il territorio non può ignorarlo o escluderlo”, aggiunge.
Il 19 dicembre sarà un momento di solidarietà e speranza. Nella Casa circondariale di Uta 36 coppie e i loro figli (una sessantina di bimbi tra gli otto mesi e i 12 anni) potranno festeggiare insieme il Natale e grazie anche al supporto della Congregazione degli artieri e di Alleanza di misericordia.
In cucina lo chef stellato Francesco Stara (del Fradis Minoris di Pula) e la collega Laura Sechi (Vitanova, Cagliari), la quale racconta: “Ho accettato volentieri e sono molto contenta. Mi piace infatti l’idea di dedicare loro un po’ del mio lavoro“. Il suo piatto? Sarà realizzato grazie all’importante presenza degli sponsor che forniranno le materie prime. “Cuciniamo una fregula con cozze e carciofi“, anticipa la chef.
Il giovane talento Stefano Piliero, vincitore del premio “Porcino d’oro” anno (2022) è invece ai fornelli nell’istituto di Lanusei mentre in quello di Lodè Mamone, a portare i gusti della terra sarda, c’è Eligio Nanu (Il Giardinetto, Budoni).
Si aprono le porte della casa circondariale di Nuoro. “Qui gli chef prepareranno un pranzo gourmet per tutte le persone detenute: un grande evento, segno di una terra che sa donare con amore”, precisa Simona Atzori. Per regalare piatti ghiotti arriva Luigi Pomata dell’omonimo ristorante di Cagliari, che ha coinvolto anche Vittorio Senes (Da Vito, Sennori) e Sandro Cubeddu (Re/Mi, Sassari). A fare gli onori di casa, lo chef Fabrizio Spanu con gli studenti della Casa di Carità Arti e Mestieri e il prezioso coinvolgimento della Caritas.
“Faccio un piatto legato alla tradizione di Carloforte e passo per l’Oristanese per la polenta portata dai veneti – dice Pomata, che prepara polpette di tonno speziato, polenta , broccoli e una fonduta di pecorino. Intanto ha preso anche un altro impegno per lunedì 16 dicembre: “Sarò anche al carcere minorile di Quartucciu con tanti altri cuochi e la scuola dell’Accademia del Buon Gusto di William Pitzalis”, conclude.
E il 19 dicembre proprio William Pitzalis, chef del Cagliari Calcio, torna all’istituto di pena per minori di Quartucciu: i ragazzi gusteranno un pasto gourmet rossoblù.
“Ringrazio di cuore gli oltre 50 volontari che si sono resi disponibili e i tantissimi sponsor che supportano e permettono di realizzare quest’iniziativa – conclude Simona Atzori -. E anticipatamente voglio ringraziare i direttori delle carceri che il prossimo anno vorranno aprire le porte ancora, o per la prima volta, a un pranzo d’amore”. Chi vuole donare per aiutare i volontari a fare la spesa potrà farlo a questo link: http://prisonfellowshipitalia.it/donare.