Lo chef sardo-romano Lele Usai, una stella Michelin per ‘Il Tino’, uno dei suoi ristoranti in provincia di Roma, ha raccontato un aneddoto. “Oggi a pranzo (ieri, ndr), si sono portati una torta da fuori, oltretutto senza scontrino e senza tracciabilità. Se je la faccio mangia’ a casa finisco pure io su una croce? Se gli applico un fee per il servizio che succede, divento satana e vado al rogo? Me scoppia er cervello non ce sto a capì più niente”.
Il celebre chef si riferisce evidentemente alla gogna mediatica che alcuni locali subiscono per i prezzi. Vero che ci sono degli eccessi, ma lo chef precisa: “Un ristoratore manda avanti l’attività vendendo cibo, d’ altro canto un cliente esce per mangiare ciò che non sa o non vuole cucinare a casa. Questo caso mi sembra un po’ un coito interruptus per entrambe le parti”.
Usai ha anche pubblicato la foto della torta che i clienti hanno portato nel suo locale. Alla fine lo chef ha deciso di non applicare alcun extra. Ma si è ovviamente schierato dalla parte della categoria: Usai ritiene inutile andare a mangiare in un locale con cibo al seguito.