“La tradizione regionale e l’innovazione”. È il tema del campionato di pasticceria degli istituti alberghieri, che si svolgerà a Ercolano all’istituto Tilgher dal 19 al 21 novembre. La competizione prevede che ogni scuola partecipi con una piece artistica e un dessert moderno e anche l’Isola ha la sua squadra. A concorrere alla terza edizione del concorso è l’istituto Azuni di Cagliari, con il team composto da Andrea Pintus e Marco Davide Frau (della quinta c), coordinati dal loro docente Francesco Testa. La squadra è supportata inoltre da Diana Krasta, delegata provinciale della Federazione internazionale pasticceria gelateria e cioccolateria (organizzatrice del campionato) e dal maestro pasticcere di Carloforte Lorenzo Ingenuo, associato della federazione.
Andrea e Marco presenteranno la piece artistica intitolata “Il ‘dolce’ cammino“. Si tratta di un pezzo interamente commestibile, realizzato in pastigliaccio (impasto di zucchero a velo e succo di limone, alto un metro e venti circa. L’opera è ispirata alla sagra di Sant’Efisio. La struttura è composta da un pezzo centrale su cui è rappresentata la camicia della donna cagliaritana impreziosita dai gioielli sardi. Poggia su una base che ricorda via Roma, con una cascata di petali di rosa a ricordare sa ramadura davanti al Palazzo di città. Nella parte superiore, c’è una base quadrata su cui è scolpito lo stemma della municipalità di Cagliari e su cui poggiano due paia di corna di buoi, intrecciati tra di loro a ricordo del cocchio che trasporta il santo. Le corna sono sfumate di bianco e rosso e grazie al loro intreccio e raffigurano la bandiera dei quattro mori e la croce stampata sulla mano del santo.
Il dessert in gara invece è una rivisitazione moderna della “pardula“, dolce tipico cagliaritano a base di pasta violata a cinque pizzichi con ripieno a base di ricotta di pecora e zafferano. La monoporzione si chiama “Il cocchio”, nome strettamente collegato al tema della piece artistica, e ha come base una cialda di pasta frolla, ottenuta con gli ingredienti storici della pasta violata con la quale si ottiene il cestinetto della pardula. All’interno si alternano strati di mousse alla ricotta con inserto di gelee di pompia e croccante di amaretto sardo. Il dessert ha anche glassa a specchio al cioccolato bianco, su cui poggia una quenelle di gelato allo zafferano sardo dop.