La cena di gala del Festival della bottarga, Carlo Cracco ospite d’onore. Il menù della chef Laura Sechi

Cena di gala alla cantina Contini di Cabras a conclusione del Festival della bottarga, manifestazione enogastronomica in Sardegna che celebra la bottarga di muggine, che si è svolta dal 14 al 15 settembre. Tra gli ospiti della cena organizzata dagli sponsor dell’evento, Cantina Contini 1898, Cao Formaggi e Abbi Group, e dal Comune di Cabras, lo chef Carlo Cracco, ospite d’onore di questa edizione del festival. A cucinare per lui e per i commensali, chef Laura Sechi, originaria di Oristano, che in un raffinato viaggio gastronomico attraverso i sapori autentici della Sardegna, ha saputo reinterpretare con creatività alcuni piatti della tradizione. 

Dalla “Quasi una panada di anguilla”, panada destrutturata al sapore di mare,  alla delicatezza della “Tartare di muggine, callu’e crabittu” – abbinate ad un Attilio Bianco Spumante Brut, fino al connubio di sapori dei “Culurgiones cotti come i gyoza” con bisque di gamberi e bottarga –  accostato a I Giganti  Bianco Isola dei Nuraghi Vernaccia Vermentino IGT 2022. Il maialetto arrosto, proposto in una versione moderna con crema di patate, ha offerto un assaggio della tradizione più autentica – in pairing con un Cannonau di Sardegna DOC Riserva 2019. A seguire, un sorprendente macaron salato alla bottarga e la seada “a s’antiga” con miele sono stati accompagnati da un vino altrettanto speciale, Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1997. A guidare il percorso sensoriale cibo e vino, i sommelier Andrea Balleri e Anna Maria Fara.

Per Laura Sechi, “è stata una grande felicità curare il menu di questo speciale evento: abbiamo cercato di fare qualcosa che si riferisse alla tradizione sarda – dice –  modernizzandola e, soprattutto, curando ogni dettaglio e realizzando ogni elemento a mano, dai culurgiones alla seada”. Chef Cracco – che si è trattenuto con lo staff fino a notte tarda – “è stato con noi molto affettuoso – continua Laura – e questo ci ha fatto certamente molto piacere”.

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