Italian cheese award 2019 a Verona, Fiore Sardo dop formaggio dell’anno

Formaggi sardi protagonisti all’Italian cheese award 2019 la kermesse degli amanti del formaggi che si è appena conclusa a Verona. Il Fiore Sardo Dop del caseificio di Debbene di Salvatore Bussu si è aggiudicato il premio come migliore formaggio dell’anno (oltre ad aver avuto una nomination nella categoria ‘stagionato’). Un prestigioso riconoscimento per il caseficio di Macomer che dimostra ancora una volta l’eccellenza dei prodotti sardi. (Qui l’elenco completo dei vincitori nelle varie categorie) Altri formaggi, come scrive l’antropologa, blogger e giornalista, Alessandra Guigoni sulla rivista FoodMoodMag , “hanno ottenuto una lusinghiera nomination”. Centinaia i produttori provenienti da tutta Italia hanno preso parte all’importante manifestazione per aggiudicarsi la vittoria. Per quanto riguarda i sardi nella categoria ‘Pasta molle‘ è stata nominata la Casuttella dei fratelli De Marcus che è stata abbinata con la Vernaccia Valle del Tirso (sulle bucce) della cantina Quartomoro (Sardegna).

La Casuttella del Caseificio De Marcus “è un formaggio morbido con una crosta sottile ed edibile – si legge nella rivista che dell’Italian cheese awards -. Ha una consistenza spalmabile e un colore bianco intenso. Il latte ovino subisce la pastorizzazione, viene poi fatta coagulare a 36/37 gradi con caglio vegetale. I taglio è irregolare e grossolano per riuscire ad ottenere la consistenza morbida. Viene messa in una vasca con acqua calda a circa 30 gradi per raggiungere il Ph ottimale. Il giorno dopo viene messa in salamoia per circa un’ora. La stagionatura della Casuttella varia da un minimo di 10 giorni a un massimo di due mesi. È un formaggio che ha una nota acidula che lo contraddistingue e si sposa perfettamente con salumi e per accompagnare insalate”.

 

Due le nomination nella categoria ‘Stagionato‘: il Fiore Sardo Dop del caseificio di Salvatore Bussu (assaggiato in abbinamento con Praesepium Vendemmia TardivaStachlburg in Alto Adige) e il Tiu Ettori del caseificio Monzitta e Fiori (assaggiato in abbinamento con Herculis Isola dei Nuraghi – Tenuta Asinara). “Il pecorino Fiore Sardo Dop del Caseificio Debbene – si legge sempre nella rivista della manifestazione – è un formaggio stagionato a pasta dura friabile che nasce da latte ovino crudo biologico di pecore di razza sarda allevate allo stato brado. Dal gusto deciso, piccante con note di frutta secca e piante officinali, è un formaggio biologico trattato in crosta solo con olio. Prova il suo gusto unico leggermente affumicato: l’affumicatura è ottenuta solo con legni locali, mentre la stagionatura in cantine naturali”.

“Tiu Ettori, formaggio pecorino a latte intero crudo, stagionato oltre 180 giorni, prodotto da pecore razza sarda allevate al pascolo – spiegano nella rivista -. Appartiene alla tipologia a pasta dura, è caratterizzato da colore giallo paglierino, gusto leggermente piccante e aroma deciso. La crosta, dura, è di colore scuro per via della stagionatura e della cappatura con oli vegetali. Ottimo formaggio da tavola e da grattugia, si abbina con vini rossi ad alta gradazione”.

Nomination nella stessa categoria per un formaggio prodotto da un sardo in Toscana, il Pecorino Gran Riserva di Cugusi. “Realizzato con solo latte di pecora pastorizzato dalla propria azienda, di Pienza e dalla Val d’Orcia. La Gran Riserva è un pecorino di oltre 10 chili – spiegano nella rivista della manifestazione – . La cagliata viene lavorala e pressata manualmente dalle donne del caseificio. Viene stagionata per circa 18 mesi su tavole di abete e ogni 20 giorni la trattiamo in superficie con olio di oliva. La pasta si presenta finemente granulosa e tende a scagliarsi. Il sapore è persistente, ma dolce”.

[Foto d’archivio e Salvatore Bussu durante la premiazione]

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