Dove rombano i motori, trionfano anche i sapori. E Coldiretti c’è con la sua inconfondibile bandiera gialla e i sapori autentici del territorio a colorare e insaporire uno degli eventi sportivi più importanti del calendario sardo e internazionale. Dall’adrenalina delle prove speciali al profumo del buon cibo: è questo il viaggio sensoriale che migliaia di persone, tra turisti, cittadini, team e appassionati di motori, hanno potuto vivere da giovedì a domenica scorsa grazie al Villaggio Coldiretti, cuore pulsante del gusto all’interno del Rally Italia Sardegna 2025.
Un evento che non è solo sport. La tappa sarda del campionato mondiale di rally rappresenta da anni una vetrina planetaria per il territorio che si trasforma in capitale internazionale del motorsport, con riflettori puntati da oltre 150 Paesi. In mezzo a questa scenografia mondiale, Coldiretti ha saputo, ancora una volta, conquistare il podio del gusto, portando tutto il meglio dell’agricoltura e dell’agroalimentare sardo con i produttori dei mercati di Campagna Amica.
Le migliori tipicità del territorio tra primi e secondi, ma ancora formaggi, carni, miele, conserve, vini, pane, olio e il dolce della frutta e dei dolci tradizionali: nello spazio dedicato al Villaggio Coldiretti tantissimi prodotti genuini e tracciati hanno raccontato una Sardegna vera, autentica, fatta di volti, mani e storie che si intrecciano tra campi e stalle, mare e montagna. Migliaia i visitatori che ogni giorno hanno fatto tappa nei gazebo per conoscere, assaggiare e acquistare i prodotti, dimostrando quanto il cibo possa essere uno straordinario ambasciatore culturale ed economico.
“In eventi di caratura mondiale come il Rally, Coldiretti riesce a portare un messaggio chiaro: che l’Italia, e la Sardegna in particolare, valgono per ciò che producono, per la qualità del cibo e per il rispetto che hanno del territorio e della salute dei consumatori”, afferma il presidente di Coldiretti Nord Sardegna, Antonello Fois. “Anche stavolta abbiamo fatto la nostra parte: abbiamo portato un cibo buono, sano, tracciato, difeso dai rischi delle contraffazioni, che racconta una Sardegna orgogliosa delle sue radici ma aperta al mondo”.
A fare da sfondo all’iniziativa, anche la campagna di raccolta firme che Coldiretti sta promuovendo a livello nazionale per chiedere più trasparenza e tracciabilità in etichetta, difendendo i prodotti italiani (e sardi) dalle imitazioni e tutelando il diritto del consumatore a sapere cosa porta in tavola.
“Abbiamo raccolto firme per la nostra battaglia a tutela dell’origine dei prodotti e della salute delle persone, perché oggi mangiare bene non è solo una scelta gastronomica, ma un atto politico e culturale”, sottolinea ancora il direttore Marco Locci. “Essere presenti in contesti come questo significa non solo far conoscere i nostri produttori, ma anche stringere un patto con il pubblico: per ogni prodotto venduto, c’è una storia che merita rispetto e difesa”.