di Umberto Zedda
In Australia c’è un cuoco sardo che da anni riempie la pancia e soprattutto il cuore dei grandi campioni da Cammarata a Sinner: si chiama Antonio Sanna, ha 38 anni e dal 2012 vive dall’altra parte del mondo, anche se le sue radici sono ben salde a Sassari. “Nel 2017 mi sono trasferito a Melbourne e lì ho conosciuto mia moglie Julia. Dopo una piccola parentesi nella mia città natale, siamo tornati in Australia e nel 2019 abbiamo aperto la nostra prima attività, che si chiamava Italiana Delicatessen, con ovviamente i quattro mori nel logo. Attualmente il nostro ristorante si chiama Pizzeria Italiana”.
Il salto di qualità è arrivato quando il primo team ad attraversare le porte della Pizzeria Italiana è stato quello di Novak Djokovic. “Devono essere rimasti soddisfatti – racconta Antonio a SardiniaPost – perché hanno sparso la voce. Poco dopo, abbiamo iniziato a vedere tanti altri atleti varcare la soglia del nostro ristorante”. Tra gli ospiti abituali, infatti, c’è il tennista numero uno al mondo Jannik Sinner, che, come tanti altri atleti, va in Australia per il torneo Australian Open.
“È stato qui l’ultima volta giovedì, poi sono andato io nel loro hotel a portare cena e colazione. Loro si fidano, mi chiamano perché si trovano bene e noi cuciniamo per loro. Qui a Melbourne la cucina è un po’ ‘freakettona’, ma la gente cerca cibo italiano verace. Sinner era ragazzino quando è venuto per la prima volta, aveva 18 anni ed era 126º del ranking: ora è come uno di famiglia, ci si dimentica anche di chi abbiamo davanti, tant’è che è venuto anche al battesimo di mio figlio”.
Una grande passione accompagna Antonio nel suo lavoro: “Ho avuto fortuna, ma il duro lavoro ripaga sempre. Molti personaggi han assaggiato le nostre pietanze, per dirne uno Fabrizio Cammarata, ex Juventus e Cagliari, o Lorenzo Musetti tutt’oggi impegnato nel torneo di tennis”. E Sanna non ha intenzione di fermarsi. La sua cucina è diventata un punto di riferimento per chi cerca sapori autentici e un’atmosfera familiare, anche a migliaia di chilometri dall’Italia. “È una soddisfazione immensa sapere che i nostri piatti arrivano al cuore delle persone, specialmente di chi vive sotto pressione come gli atleti. Quando entrano qui, voglio che si sentano a casa”.
Con il successo di Pizzeria Italiana, Antonio dimostra come la passione e il legame con la propria terra possano creare connessioni uniche, anche dall’altra parte del mondo. “Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: far sentire chiunque come se fosse in Sardegna, anche solo per un momento”. E a giudicare dalle presenze di grandi campioni, sembra proprio che ci riesca.