Casa Clàt, boutique hotel nel cuore di Cagliari, apre le porte ai talenti della scena gastronomica sarda: Luigi Annunziata (Mizuna, San Pantaleo), Nicolas Ardu e Andrea Bortolotti (Trattoria del Pescatore, Milano), Gian Luca Chessa e Adriano Zuzza (La Saletta, Alghero), Francesco Stara (Fradis Minori, Pula) e Salvatore Camedda (Ulìa, Arzachena) sono i protagonisti della seconda edizione della rassegna in collaborazione con Nieddittas, azienda simbolo della mitilicoltura di qualità in Sardegna. Cinque chef, cinque visioni: ogni appuntamento è un invito a scoprire il pescato locale e sostenibile attraverso lo sguardo di alcuni tra i più interessanti protagonisti della cucina sarda contemporanea, supportati dallo chef di casa Tonio Sogus e da tutta la sua brigata.
Il primo appuntamento, giovedì 12 giugno, vede protagonista Luigi Annunziata, chef di Mizuna a San Pantaleo, l’unico ristorante giapponese in Sardegna con cucina certificata dal governo nipponico, premiato nel 2025 con le 3 bacchette dal Gambero Rosso. Luigi unisce tecnica e fantasia in un menu che abbraccia tutte le espressioni della cultura gastronomica giapponese: accanto ai grandi classici del sushi e sashimi, propone piatti caldi, come gyoza, ramen e specialità alla griglia robatayaki, come il galletto marinato allo shiro miso affumicato al cedro e la pregiata carne di Wagyu. Ogni piatto è un incontro tra il rigore della tecnica nipponica e la ricchezza degli ingredienti mediterranei, in una perfetta armonia di consistenze e sapori.
Nicolas Ardu e Andrea Bortolotti (Trattoria del Pescatore, Milano), giovedì 17 luglio
La Trattoria del Pescatore, in Porta Romana, è il punto di riferimento per gli amanti del pesce a Milano. Fondata nel 1976 da Agnese e Giuliano Ardu, originari di Morgongiori, è tra i primi indirizzi ad aver portato la cucina di matrice sarda in città. Una scelta che ha segnato il percorso che tutt’oggi portano avanti insieme ai figli Nicolas e Cristian, con la collaborazione di Andrea Bortolotti, ai fornelli del Pescatore da oltre 16 anni. Il piatto simbolo? L’astice alla catalana, per mangiarla arrivano da tutto il mondo. La cucina è semplice, senza fronzoli, genuina, conta solo la qualità e il rispetto della materia prima.
Gian Luca Chessa e Adriano Zucca (La Saletta, Alghero), giovedì 25 settembre
La Saletta è tra gli indirizzi algheresi più conosciuti dell’isola. Merito di Gianluca Chessa, di sua sorella Romina e di Adriano Zucca, con loro fin dall’inizio del nuovo corso di quella che era nata come friggitoria in una saletta. Ora le sale sono tre e il menu punta sull’innovazione senza tradire le radici di una cucina che parla di territorio, dell’orto curato da Gian Lucae di prodotti provenienti da fornitorilocali.
Francesco Stara (Fradis Minori, Pula), giovedì 9 ottobre
Premiato dalla guida Michelin con la stella e la stella verde, Fradis Minori è il ristorante guidato dallo chef Francesco Stara all’interno del Parco Naturale della Laguna di Nora, a Pula, nel sud della Sardegna. Fradis Minori propone una cucina sostenibile, a zero sprechi, ispirata alla natura e al territorio. Il menu valorizza il pescato locale, le erbe spontanee e le verdure di produttori vicini, con grande attenzione alla stagionalità e all’ambiente.
Salvatore Camedda (Ulìa, Arzachena), giovedì 30 ottobre
Lo chef originario di Cabras è alla guida di Ulìa, il ristorante di Cascioni Eco Retreat tra Arzachena e Porto Cervo. In Gallura, dove aveva già conquistato la stella Michelin, ha trovato l’habitat ideale per una cucina sarda, autentica ed essenziale. Quella firmata da Salvatore Camedda è una proposta facile da comprendere e incentrata sull’ospite. Un ritorno al sapore pieno e vivo delle materie prime che sono prodotte nella fattoria di Cascioni o nei dintorni.