Guida alle birre d’Italia di Slow Food: ecco le migliori ‘bionde’ sarde e i locali dove comprarle e degustarle

Torna la Guida alle birre d’Italia di Slow Food con numerosi riconoscimenti per la Sardegna e la sua produzione di ‘bionde’. Ogni due anno la casa editrice del movimento fondato da Carlo Petrini rilascia un vademecum per appassionati, addetti ai lavori e consumatori per offrire un quadro della migliore produzione in Italia, assegnando premi e riconoscimenti ai migliori birrifici, alle birre più apprezzate dagli autori della guida, ai sidri più buoni e ai locali eccellenti dove berle e comprarle.

I riconoscimenti si dividono in Chiocciole, Eccellenze, Filiera e Locali eccellenti – divisi per regione. Le prime sono dedicate alle aziende che – secondo i critici di Slow Food – sono le migliori d’Italia, che esprimono una forte identità produttiva e che rendono la scena nazionale una delle più interessanti a livello mondiale. Nell’Isola ottengono il premio Barley e Il birrificio di Cagliari. Le Eccellenze sono le aziende che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione. In questo caso la guida segnala tre marchi sardi: Mezzavia, P3 Brewing e Rubiu.

La Filiera – tema di questa edizione – è rivolto all’impegno di quei birrifici che si dedicano con particolare attenzione alla produzione delle materie prime. In questo caso è Marduk a ottenere il riconoscimento. E infine i Locali, con un premio assegnato agli indirizzi che si distinguono per la selezione e il servizio delle birre e per l’accoglienza. In questo caso sono segnalate diverse insegne: Horo a Sedilo, Gattarancio, Brew Bay House e Overlook a Cagliari, Birroteca fermentazioni spontanee a Iglesias, Hamelin a Sassari, BrewPub Rubiu a Sant’Antioco, Brewpub Trulla a Nuoro.

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