Due sardi in corsa per l’Oscar italiano della pizza e dei dolci: ecco le loro specialità

Pizza bit competition e Pastry bit competition: sono questi i due importanti concorsi, organizzati dall’azienda Molino Dallagiovanna, che vedono impegnati anche concorrenti sardi. L’appuntamento è per sabato 9 settembre nella fabbrica di Gragnano Trebbiense, in provincia di Piacenza. La gara si tiene in concomitanza con la Festa dei granai.

La Sardegna schiera Simone Pilloni di “Tziu Mauriliu la bottega del cibo” di Uras, in provincia di Oristano, come finalista al Pizza Bit Competition; Gabriele Giambastiani del T-Hotel di Cagliari è invece tra i nove in finale al Pastry Bit Competition.

Pilloni, 30 anni, è pizzaiolo professionista da 9 anni, ma già nei tre precedenti era un amatoriale di quest’arte, mentre studiava filosofia. “Tutto parte dalla casualità – si legge in una nota di presentazione -: il padre ha fondato una associazione sportiva dilettantistica e Simone per dargli una mano si è appassionato alla cucina. Sempre il caso ha voluto che in casa ci fosse del lievito madre e con i grani di un amico, ha potuto allenarsi e sperimentare. Le caratteristiche della sua pizza? Classica tonda, croccante e morbida, solo grano Senatore Cappelli monocultivar, solo lievito madre. Tra le pizze iconiche c’è la “Picchiettata”, realizzata con maialino da latte, trito di carote, ravanelli e sedano, riduzione di vino e maionese di mirto”.

Giambastiani, invece, vanta 12 anni di esperienza: è stato sous pastry chef al Forte Village di Santa Margherita di Pula. Ora è capo pasticcere al T-Hotel di Cagliari e consulente per Rational e Fabbri 1905. “Adora realizzare dolci moderni (mignon ed entremet), dove è richiesto il massimo bilanciamento dei gusti e delle consistenze e dove si può giocare con la fantasia per creare sempre abbinamenti audaci. La pasticceria per lui è quasi un’ossessione: la ama ed è nei suoi pensieri 24 al giorno”.

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