di Manuela Vacca
Nel firmamento gastronomico Michelin soltanto quattro Stelle brillano in Sardegna, rimasta orfana di novità: nemmeno uno dei 36 nuovi ingressi si trova nell’isola. La 70esima edizione della Guida conferma i precedenti riconoscimenti (una Stella) a “Fradis Minoris” di Pula, “ConFusion” di Porto Cervo, “Il Fuoco Sacro” di San Pantaleo e “Gusto by Sadler” di San Teodoro.
Un firmamento di sicuro valore ma non particolarmente ricco come sembrava auspicare il frangente di grande vivacità che sta vivendo la cucina isolana. In cima alla classifica nazionale, per le novità, si piazza la Lombardia con dieci ristoranti, di cui uno con due Stelle e gli altri nove con una. Una regione che mantiene la leadership con 61 insegne (tre delle quali con tre Stelle, sette con due e 51 con una).
I risultati sono stati svelati oggi dal palco del Teatro Pavarotti-Freni di Modena, in Emilia Romagna regione dove la cerimonia è tornata dopo tre anni. “La selezione 2025, con 393 ristoranti stellati, rappresenta una fotografia che conferma l’eccellenza della cucina italiana, fatta di tradizioni, contaminazioni e innovazione”, ha affermato il direttore internazionale delle Guide Michelin Gwendal Poullennec.
Sino allo scorso anno erano sei le stelle attribuite in Sardegna. L’unica del capoluogo era detenuta “Dal Corsaro” ma Stefano Deidda ha lasciato il ristorante di famiglia ed è ormai in forze, da poco più di un anno, al Restaurante Yo di Siviglia. L’altro riconoscimento era stato assegnato a “S’omu”. Ma l’insegna dell’apprezzato cabrarese Salvatore Camedda non è più ospitata dall’hotel di Baia Sardinia dove era insediata e ora lo chef si dedica a nuovi progetti.
Tengono quindi il riconoscimento gli altri quattro ristoranti del 2024. Fradis Minoris vede al timone il sardo Francesco Stara (in questi giorni impegnato a Dubai) e vanta anche l’unica stella verde isolana tra le 69 totali nella penisola. La direzione del ConFusion in Costa Smeralda è saldamente in mano al ravennate Italo Bassi. Il Fuoco Sacro” di San Pantaleo vede ai fornelli lo chef romano Luigi Bergeretto. Infine, resta premiato Gusto by Sadler a San Teodoro, insegna del lombardo Claudio Sadler.
“Felici e orgogliosi per la riconferma della Stella Rossa e della stella verde Michelin – riferisce a Sardinia Post Francesco Stara -. Un riconoscimento al lavoro che facciamo sempre con passione proponendo nei nostri piatti sapori e aromi del territorio. Pula, con il mare e le favolose foreste del Parco del Sulcis e la sua laguna di Nora, dove abbiamo il privilegio di lavorare, sono l’ispirazione continua per me e per tutto il mio team”.
La Michelin aveva assegnato anche i riconoscimenti Bib Gourmand per i locali con il miglior rapporto qualità-prezzo. Nell’isola compaiono “Chiaroscuro”, “Cucina.eat”, “Josto” e “Old friend” a Cagliari. Ancora, in Marmilla, si segnala “Coxinendi” a Sanluri. Quindi ad Arborea la “Trattoria Margherita”, ad Alghero l’agriturismo “Sa Mandra” e il celebre “Su Gologone” a Oliena.
[Foto d’archivio]