Si è chiusa con un bilancio positivo la prima edizione di “Cagliari a tavola”, il contest enogastronomico ideato per valorizzare l’identità culinaria cittadina e rafforzare il legame tra la ristorazione e i mercati civici. L’iniziativa, nata all’interno del progetto Sa Mesa Nostra e promossa da Confcommercio Sud Sardegna con il finanziamento della Regione, ha coinvolto dal 9 all’11 maggio quattordici ristoranti selezionati nei quartieri storici di Castello, Marina, Stampace e Villanova.
Ogni ristorante ha proposto un menù degustazione al prezzo fisso di 30 euro, che includeva antipasto, primo e secondo piatto, oltre a coperto, acqua e un calice di vino. Il cuore del contest è stato il “piatto in gara”, creato con ingredienti a filiera corta acquistati nei mercati civici cittadini, per i quali ogni ristorante ha ricevuto un budget dedicato fino a 250 euro.
La competizione ha visto all’opera due giurie: una tecnica, composta da esperti, giornalisti, rappresentanti istituzionali e sportivi, responsabile del 60% del punteggio; e una popolare, rappresentata dai clienti che hanno espresso il loro giudizio compilando una scheda valutativa, per il restante 40%.
A vincere questa prima edizione è stata la Locanda di Leonildo, con un piatto semplice e radicato nella tradizione: gli spaghetti con le arselle. Lo chef Leonildo Contis e la titolare Silvia Muscu hanno accolto il riconoscimento sottolineando l’importanza della relazione quotidiana con i mercati cittadini: “Per noi sarebbe ideale fidelizzare i clienti con prodotti locali e a chilometro zero. Questo ci distingue e valorizza il nostro lavoro”. Oltre alla targa “Piatto d’argento”, il ristorante parteciperà a una rassegna culinaria nazionale, dove presenterà il piatto vincitore. La giuria popolare ha invece premiato, tramite sorteggio, Alessandra Pipitone, che si aggiudica un’esperienza enogastronomica a Sant’Antioco, comprensiva di pernottamento e pranzo in una struttura locale.
Il progetto ha ricevuto apprezzamenti anche da parte delle istituzioni. Per Emanuele Frongia, presidente Fipe Confcommercio Sud Sardegna, “oggi i ristoratori resistono soprattutto per passione. Questo contest ci aiuta a costruire un’alternativa, un nuovo modello fondato su qualità ed esperienza”. Frongia ha sottolineato come la ristorazione cittadina stia vivendo un momento difficile, con un saldo negativo tra aperture e chiusure, e ha ribadito il potenziale di simili iniziative nel guidare lo sviluppo del settore.
Marzia Cilloccu, in rappresentanza dell’assessorato regionale al Turismo, ha evidenziato il valore identitario della proposta: “Cagliari e la Sardegna tutta devono sapersi distinguere anche nella proposta enogastronomica. I turisti vogliono prodotti autentici della nostra terra: serve coerenza e valorizzazione reale delle eccellenze locali”. Per l’assessore alle Attività èroduttive del Comune di Cagliari, Carlo Serra, l’evento è stato anche un banco di prova per il mercato civico di piazza Nazzari: “Abbiamo visto operatori entusiasti, molti già legati alla ristorazione. Il legame fra mercato e ristorazione va rafforzato: i nostri concessionari possono diventare veri imprenditori del gusto”.