Volo vietato con erogatore d’ossigeno: dopo la mobilitazione Volotea dice sì

“Da oggi si vola con il concentratore d’ossigeno anche con Volotea. Un grazie grazie alla sindaca e al vice sindaco del Comune di Dorgali e all’assessore regionale dei Trasporti”. È il messaggio che Tindaro Gianno il presidente della associazione Fibrosi polmonare idiopatica e malattie rare del polmone Sardegna – gravemente ammalato dal 2011 proprio di Ipf (malattia rarissima e degenerativa del polmone risolvibile grazie a un trapianto) e in ossigenoterapia 24 ore su 24 – ha affidato al suo profilo Facebook. Gianno, come raccontato da Sardinia Post, il prossimo 18 dicembre deve sottoporsi agli esami preliminari per il trapianto di polmone, la cosiddetta tipizzazione, e nel momento della prenotazione dei biglietti aerei, volo diretto Cagliari-Torino, la compagnia di riferimento gli aveva negato l’autorizzazione al volo.

Il problema sollevato è di sicurezza:  sui loro aerei non si può volare con l’erogatore dell’ossigeno acceso per via della batteria in dotazione al dispositivo. Oggi però la svolta positiva: “La compagnia mi ha contattato dopo la mobilitazione dell’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, per comunicarmi che sarei potuto salire su quell’aereo – spiega Gianno -, manca solo un documento di idoneità al volo che ho già preparato”. Soddisfatto anche l’assessore Todde che immediatamente aveva sollecitato l’Enac e la compagnia. A denunciare per primi il rifiuto di Volotea erano stati la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello, e del vicesindaco, Cipriano Tendas Mele che avevano firmato una formale richiesta di chiarimento all’Enac per la “grave lesione del diritto di libera circolazione di un cittadino europeo”. (mar.pi.)

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