È la prima in Sardegna ed è stata sottoscritta ieri a Pula, dalla sindaca, Carla Medau, e dal linguista, Massimo Arcangeli, la prima Carta etica della Sardegna. La cerimonia si è tenuta a Casa Frau alla fine del convegno ‘La violenza sulle donne, la violenza delle parole – una Carta Etica contro ogni discriminazione di genere’ che ha dato seguito alla votazione unanime del consiglio comunale straordinario in cui “abbiamo voluto ribadire il nostro no, fermo e convinto, a ogni azione di violenza, ogni forma di discriminazione e disuguaglianza”. Non una semplice firma perché adesso il documento dovrà viaggiare per tutti gli strati della società: “Il nostro intento – aggiunge la sindaca – è inviarne una copia a tutte le scuole, gli esercizi commerciali, le associazioni del territorio perché non rimanga un atto fine a sé stesso ma possa essere applicata individualmente e collettivamente, d’altronde contiene quei principi universali di tolleranza, inclusione e integrazione”.
Durante la serata, nella piazza del Popolo, è stato inaugurato il ‘Posto occupato’, un luogo di memoria, riservato a tutte le donne vittime di violenza perché “ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga”.