I migranti potranno usare la scuola dei bambini, ma solo nelle ore serali. Ieri sera, nel corso di un incontro pubblico convocato dagli amministratori di Villacidro, è stato trovato un compromesso sulla questione che per giorni ha agitato le piazze e le strade del paese: il Comune aveva infatti dato la disponibilità all’uso di tre aule della scuola primaria di via Cagliari per il Cpia, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, per lezioni destinate a italiani e stranieri, suscitando parecchie polemiche da parte di alcuni genitori contrari alla presenza dei migranti nello stesso edificio usato dai bambini.
La protesta aveva assunto toni esasperati sopratutto sui social network, con alcuni cittadini che avevano scritto commenti offensivi e razzisti verso i migranti e invitato la sindaca Marta Cabriolu a “portarli a casa sua”.
Ieri l’incontro tra cittadinanza e amministratori, a cui hanno partecipato l’assessora all’Istruzione Daniela Deidda e la dirigente della scuola di via Roma, e in cui erano presenti anche gli insegnanti del Cpia. Accordo raggiunto: per evitare ogni polemica si è stabilito che le lezioni degli adulti, migranti compresi, si terranno solo nel pomeriggio o di sera.
Ieri sera inoltre, poche ore dopo la pubblicazione del nostro articolo su Sardinia Post, è arrivata una precisazione da parte di Assemblea Permanente, il gruppo politico di Villacidro che alcune settimane fa aveva divulgato un volantino con alcuni slogan di protesta contro l’amministrazione in carica tra cui “La scuola di via Cagliari sottratta ai bambini”: secondo quanto riferito da alcuni villacidresi sarebbe stato proprio questo a dare origine alle successive polemiche contro i migranti a scuola. “Assemblea Permanente viene citato per presunta istigazione al razzismo – si legge nella nota – Ci preme far presente che Assemblea Permanente ha aderito al “Mese dei Diritti Umani 2017” e all’iniziativa “Ero straniero”, lanciata dai Radicali per la soppressione della legge Bossi Fini. Due nostri esponenti stanno rientrando da Barcellona, dalla 3 giorni internazionale delle municipalità inaugurata col motto “braccia aperte a tutti i rifugiati”. Siamo stati, inoltre, i primi ad aver presentato in consiglio comunale a Villacidro, per il tramite del nostro rappresentante in consiglio, una proposta concreta per avviare progetti di integrazione dei migranti col coinvolgimento della comunità. Il volantino di cui si parla faceva riferimento esclusivamente ai bambini e alla loro situazione, giacché da anni stanno attendendo spazi adeguati in quel plesso. Siamo stati noi ad aver sollevato il problema. Rigettiamo ogni accusa di istigazione al razzismo e condanniamo qualunque forma di discriminazione. E sono il nostro percorso politico e le nostre battaglie a parlare per noi, più delle nostre parole. Relativamente ai commenti razzisti, siamo a far osservare che poche persone non rappresentano un’intera comunità, seppure il problema ci sia e non vada sottovalutato. Anche se non pensiamo che sia questa giunta capace e intenzionata a fare qualcosa. Aggiungiamo però che i cittadini spesso reagiscono male alla cattiva politica, abile a cavalcare certi temi a proprio tornaconto, e in questo caso, a muovere accuse pesanti, manipolando e distorcendo i fatti, contro chi solleva problemi concreti, scatenando reazioni scomposte nella popolazione, delle cui conseguenze è la sola responsabile e beneficiaria per continuare a fare come sempre”.
Ieri durante l’incontro tra amministratori e cittadini Assemblea Permanente ha inoltre presentato una proposta mirata a individuare nella sede dell’ex pretura un nuovo spazio per le lezioni destinate agli adulti, da valutare con tutti i soggetti interessati.
Francesca Mulas