Una anziana donna, di 88 anni, si è dovuta recare in ambulanza nell’ufficio postale per poter ritirare la pensione. E’ accaduto questa mattina a Villacidro (Medio Campidano) dove, secondo quanto dichiarato da un figlio della pensionata, Raffaele Mocci, in possesso di regolare delega, il responsabile delle Poste avrebbe preteso che ad apporre la firma sul modulo di accettazione delle norme antiriciclaggio, in vigore dall’1 marzo 2014, fosse personalmente la titolare della pensione. La pensionata si trova da sei mesi allettata per le conseguenze di una grave frattura ossea. Il direttore dell’ufficio non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito e ha invitato a rivolgersi alla direzione regionale di Poste Italiane. “Non capisco perché questa presa di posizione – ha detto il figlio della pensionata – sono in possesso di una regolare delega per il ritiro delle pensione e di documentazione medica che attesta come mia madre non si possa muovere dal letto”.
Le scuse. Poste Italiane si scusa con la donna. “A tutela dell’intestatario del contratto – spiegano le Poste in una nota – e in caso di clienti lungodegenti o impossibilitati per motivi di salute a presentarsi presso l’ufficio postale, come nel caso della signora Mocci, è prevista la facoltà di delegare un familiare o un soggetto terzo a precise condizioni. La normativa autorizza, infatti, gli adempimenti da parte di persona appositamente delegata previa presentazione di una certificazione medica e anagrafica che attesti l’oggettiva impossibilità del titolare a recarsi personalmente all’ufficio postale”.