di Umberto Zedda
C’è chi è convinto che con l’arte non si mangi, e poi c’è chi con l’arte crea valore, arricchisce il panorama culturale e genera lavoro. È il caso dell’Accademia d’arte di Cagliari, diretta dal fumettista e illustratore Stefano Obino.
Dal 2017 – anno in cui si è formato l’Rti (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) ora ospitata al Lazzaretto di Sant’Elia – l’Accademia porta avanti una missione ambiziosa: diventare un punto di riferimento non solo per la Sardegna, ma per l’intero panorama artistico nazionale tanto che attualmente rientra nell’Accademia anche la casa editrice, Camena Edizioni.
Dopo l’uscita del fenomeno editoriale del libro Sanatorium, con oltre settecento copie vendute nel giro di poche settimane dalla prima distribuzione, SardiniaPost ha fatto visita all’Accademia per parlare con il direttore e raccontare la vita e le esperienze che si consumano tra le sue aule, tra idee, confronti, lezioni, intuizioni, penne, colori a olio e tanta, tanta passione.
L’arte è sempre stata motivo di ricerca e passione tra i giovani e non solo, e l’Accademia ha risposto alla chiamata silenziosamente ma con efficacia. Ragazzi e ragazze non solo dalla Sardegna, ma anche dall’Italia e dal resto dell’Europa venuti a sapere di questa straordinaria realtà popolano oggi le bellissime aule in cui la creatività si consuma e rinasce: oltre 200 studenti iscritti tra 50 diversi corsi e raggruppati in quattro orientamenti – scrittura, illustrazione, pittura e fumetto – ogni giorno danno la spinta artistica di cui la Sardegna non è mai stata priva. Ma come è nata l’Accademia?
“Nasce come Associazione nel 2012 e la sede era a Castello, in vico Genovesi; c’erano due aule e circa 35/40 studenti per tanti corsi – racconta Obino -. Al tempo c’erano diversi problemi, tra cui la difficoltà nel trovare parcheggio. Io sono subentrato nel 2017 e vincendo un bando ci siamo trasferiti qui al Lazzaretto, dove erano presenti sei aule: nello stesso anno gli studenti sono più che raddoppiati. Da li è stata tutta discesa, siamo cresciuti tanto e ora contiamo 200 studenti e 20 insegnanti”.
STEFANO OBINO RACCONTA L’ACCADEMIA
Un’evoluzione costante, quella dell’Accademia, che in pochi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio nel cuore della scena artistica isolana. Ma oltre ai numeri, è la visione a fare la differenza: dietro ogni lezione, workshop o mostra, c’è l’idea che l’arte debba essere viva, formativa e soprattutto professionalizzante. “Qui iniziamo ad inserire gli studenti nel mondo del lavoro fin da quando frequentano, tramite la partecipazione ad eventi; purtroppo, non si parla mai di come possa essere difficile presentarsi nel mondo del lavoro quindi alla fine di ogni anno tengo un corso che si chiama ‘costruire un portfolio’ in cui vengono date a tutti le nozioni base di fiscalità, diritto d’autore, si spiega come presentarsi alle case editrici, come creare un portfolio e il linguaggio da usare con un editore”.
ALCUNE DELLE AULE DELL’ACCADEMIA
Sono tante le persone che dopo aver frequentato l’accademia sono riuscite a trovare il proprio spazio nel mondo dell’arte: “Diversi nostri ex studenti sono diventati docenti: la prima è stata Ilenia Loddo, che dopo essersi diplomata ha pubblicato per Camena il suo primo lavoro, Le Cogas, e ora lavora anche per altre case editrici. Oppure Daniela Demurtas che attualmente pubblica per Carmelozampa e Fabbri editore. Camilla Cotza ha insegnato da noi fino a poco tempo fa, ha studiato anche qui all’Accademia, poi si è aperta il suo negozio, Camomilla Lab in via Pergolesi, fa i suoi corsi e non ci interessa se è concorrenza o meno, è un orgoglio. E poi c’è il fenomeno Sanatorium, nato come schoolbook scritto dagli alunni, che è andato a ruba e ci ha mandati in prima posizione su Amazon nella sezione antologia. A noi piace che lavorino tutti”.
Nel corso degli anni, l’Accademia ha promosso numerose iniziative e rassegne che hanno coinvolto sia studenti che professionisti del settore. Dalla partecipazione al festival Pula Cultura diffusa alle collaborazioni con la Asl di Oristano, passando per mostre collettive e workshop con autori e illustratori di rilievo nazionale come Daniele Serra, Luca Briasco, Silvio Camboni o Piergiorgio Pulixi: “Cerchiamo di far vivere la scuola anche fuori dalle aule – spiega Obino – L’Accademia sta diventando un polo di artisti, come dovrebbe essere”.
Il prossimo appuntamento per chi vuole scoprire da vicino questa realtà sarà l’Open Day dell’Accademia, in programma il 18 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, durante il quale sarà possibile visitare gli spazi, conoscere i docenti, assistere a lezioni aperte e ricevere informazioni sui corsi e sulle modalità di iscrizione.
ALCUNE DELLE PUBBLICAZIONI DI CAMENA EDIZIONI