VIDEO. San Michele, restituita la lancia: “Mi aveva detto il diavolo di rubarla”

“È stato il diavolo a dirmi di rubarla. Non sopportava più il dolore provocato da quella lancia”. È la giustificazione fornita ai carabinieri dal 53enne che ad aprile aveva rubato la lancia metallica della statua di San Michele Arcangelo del XVII secolo che si trova nell’omonima chiesa a Cagliari, prima di confessare il furto e segnalare dove aveva gettato il manufatto. Oggi i militari dell’Arma del Nucleo tutela del patrimonio culturale hanno restituito la lancia ai fedeli consegnandola a padre Guglielmo Pireddu, della Casa dei padri gesuiti. Il furto era avvenuto tra l’11 e il 19 aprile.

Il 53enne, noto alle forze dell’ordine, si era introdotto nella chiesa di San Michele e approfittando del fatto che la statua dell’Arcangelo era stata posizionata nel presbiterio della chiesa in attesa di essere trasportata a Napoli per una mostra aveva rubato la lancia. Il furto era stato denunciato il 19 aprile ai militari del Nucleo tutela patrimonio che grazie ai filmati della videosorveglianza della chiesa, dell’adiacente Dipartimento Militare di medicina legale e di alcuni negozi della zona, hanno identificato l’autore. Messo alle strette, il 53enne ha confessato, fornendo la fantasiosa giustificazione. Ha poi detto di aver gettato la lancia in un canneto in via Fiume di Quartu Sant’Elena. Ma i carabinieri non sono riusciti a trovarla. È stato un cittadino di Quartu, in totale buona fede, a contattare i padri gesuiti, a segnalare di aver recuperato lui la lancia di San Michele, restituendola. Il 53enne che l’aveva rubata è stato denunciato.

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