di Manuel Scordo
I carabinieri con i sommozzatori e gli specialisti del Ris stanno setacciando lo specchio d’acqua sotto il ponte della Scafa lungo la statale 195 in direzione di Capoterra alla ricerca del martello con cui Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, avrebbe assassinato la moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate il 10 maggio scorso i cui resti furono ritrovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.
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Il punto è stato indicato dallo stesso Igor Sollai al pm nel corso dei due lunghi interrogatori dei giorni scorsi in cui ha confessato l’omicidio e parlato doi come ha ucciso la donna. Il 43enne ha respinto l’accusa di premeditazione sostenendo di aver assassinato la moglie al termine di una furibonda lite legata alla fine del loro rapporto.
Nel corso degli interrogatori ha anche indicato l’arma del delitto, riconoscendola in alcune foto fornite dai carabinieri del Ris, e indicando il luogo in cui l’ha gettata insieme al cellulare della moglie. Oggi sono quindi scattate le ricerche.