VIDEO. Intimidazioni, incendi d’auto e atti persecutori: due arresti e tre denunce a Siniscola

È scattato all’alba un massiccio blitz delle forze dell’ordine contro la spirale di violenza e intimidazioni che ha colpito Siniscola e la zona della Baronia negli ultimi mesi. Decine di perquisizioni e controlli sono stati condotti in contemporanea da Carabinieri e Polizia di Stato, con l’ausilio di elicotteri e reparti speciali, in un’operazione che ha portato all’arresto di due persone accusate, a vario titolo, di incendio di autovetture a scopo intimidatorio, atti persecutori e tentata rapina.

L’operazione, eseguita da Carabinieri della Compagnia di Siniscola e dagli agenti del Commissariato locale, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e delle unità della Polizia di Stato, è stata disposta dal Gip del Tribunale di Nuoro su richiesta della Procura. Gli arrestati sono due uomini siniscolesi, di 41 e 36 anni. Altri due soggetti sono stati denunciati per danneggiamento a seguito di incendio.

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Secondo quanto riferito dagli investigatori, le indagini — avviate a gennaio e condotte dai militari della Compagnia di Siniscola e dagli agenti del Commissariato — hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nonostante “un contesto sociale particolarmente chiuso e l’abilità degli indagati nel muoversi a piedi o su auto a noleggio per evitare di essere individuati”. “La riluttanza dei privati cittadini a collaborare, per paura di ritorsioni, e la carenza di sistemi di videosorveglianza hanno reso ancora più complesso il lavoro degli inquirenti”, spiegano fonti investigative.

La svolta sarebbe arrivata grazie alla scoperta di una telecamera di sorveglianza che ha permesso di ricostruire la dinamica degli incendi seriali di autovetture, apparentemente scollegati ma in realtà frutto di un’unica regia criminale. “Gli atti incendiari erano legati da un filo rosso comune”, precisano gli inquirenti.

Ma non è tutto. I due arrestati sono accusati anche di atti persecutori e intimidazioni ai danni di un 27enne e della sua famiglia, culminati in quattro incendi dolosi delle auto della vittima. Inoltre, emerge che nel marzo scorso i due avrebbero tentato una rapina a mano armata nella filiale di Olbia della Banca Desio, utilizzando auto a noleggio e pistole per cercare di eludere le indagini. In quell’occasione furono bloccati e arrestati in flagranza dai Carabinieri, con il sequestro di un’arma.

“L’operazione odierna è il frutto di un lavoro corale e dell’impiego di ingenti risorse da parte di tutte le Forze di Polizia per interrompere un’escalation criminale che aveva destato la massima attenzione anche a livello centrale”, sottolineano fonti investigative.

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