VIDEO. Capoterra, protesta davanti alla Rems contro il ‘mostro di Foligno’

Un gruppo di cittadini di Capoterra, in provincia di Cagliari, ha inscenato questa mattina una protesta davanti alla Residenza per per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) che da qualche giorno ospita Luigi Chiatti, noto alle cronache giudiziarie come ‘Il mostro di Foligno’.

 

GUARDA IL VIDEO DI ROBERTO PILI

“Inconcepibile che un ‘mostro’ del genere sia stato portato qui vicino al centro del paese – ha detto davanti alle telecamere una delle manifestanti – Ci devono tutelare, devono tutelare i nostri bambini e i nostri figli. Quando si sveglieranno le istituzioni?”.

LA PHOTOGALLERY DI ROBERTO PILI

Luigi Chiatti è stato condannato  trent’anni di reclusione per gli omicidi di Simone Allegretti, 4 anni, e Lorenzo Paolucci, 13, dal 1993 è in carcere dal 1993. Gli è stata riconosciuta la seminfermità mentale e oggi il giudice ha deciso per il trasferimento dal carcere di Prato a una struttura psichiatrica giudiziaria.

La Rems di Capoterra dispone di un massimo di 16 posti letto, due dei quali riservati alle donne. È stata creata come una comunità con stanze singole o in comune, spazi per guardare la televisione e un cortile. È garantita la massima sicurezza con vetri blindati antisfondamento e antiproiettile e recinzione anti scavalcamento. Il servizio di vigilanza è garantito dalla presenza di guardie giurate. Il personale al lavoro è composto da uno psichiatra a tempo pieno e tre che invece lavorano anche con il Dipartimento di salute mentale della Asl 6. In servizio anche uno psicologo, un tecnico della riabilitazione, dieci infermieri, cinque operatori socio sanitari, un amministrativo e un assistente sociale.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share