La comunicazione del sindaco Paolo Truzzu è arrivata: anno scolastico chiuso in anticipo per la scuola primaria di via Stoccolma a Cagliari. Sono 380 i bambini che da lunedì non potranno tornare nelle solite aule e la soluzione provvisoria che vuole adottare l’istituto comprensivo sta creando forti tensioni tra i genitori. Il primo cittadino ha disposto la chiusura immediata della primaria, fino al 30 giugno, per “importanti lesioni della struttura che necessitano di interventi e dall’esigenza di proseguire con indagini diagnostiche sull’intero fabbricato – si legge in una nota del Comune – data la situazione di criticità diffusa. A tali indagine seguiranno i lavori di ripristino”.
Come soluzione d’emergenza è stato previsto il trasferimento nella vicina scuola media con l’introduzione del doppio turno per consentire ai bambini di condividere gli spazi con gli adolescenti. Ci sono genitori favorevoli alla soluzione interna al quartiere di Genneruxi, che preferirebbero affrontare il disagio dei doppi turni al trasferimento dei bambini in altri quartieri. Ma ce ne sono tanti altri pronti a opporsi in modo netto a questa eventualità pur di non cambiare radicalmente le abitudini, con stravolgimento degli orari familiari e interruzione delle attività extrascolastiche dei figli. Ieri c’è stata un’accesa riunione tra tutti i rappresentanti e domani ci sarà un incontro col sindaco per cercare una soluzione condivisa. Perché la dirigente può cercare una soluzione interna nell’ambito dei due edifici di via Stoccolma, mentre solo il primo cittadino può trovare un’altra sede per ospitare quelle venti scolaresche rimaste senza scuola. Quella che avevano riconquistato dopo il lockdown e la dad.