Al via i corsi di formazione, il mercato isolano richiede badanti e camerieri

Sono otto le misure di Garanzia Giovani Sardegna finanziate da fondi ministeriali, tutte destinate ai disoccupati under 30.

Una fetta consistente del budget andrà alla formazione per l’inserimento lavorativo: 10 milioni di euro per offrire a 3000 disoccupati 320 corsi in tutta l’isola. La parola d’ordine tra le stanze dell’assessorato al Lavoro che gestisce il progetto sembra essere realismo: no alla formazione di profili professionali inutili, via a corsi per badanti, camerieri, assistenti domiciliari. L’elenco dei corsi e degli enti formativi che li ospiteranno è stato approvato e pubblicato sul portale della regione Sardegna il 20 novembre scorso, le prime lezioni partiranno a gennaio. Sono sei le categorie della formazione programmate: distribuzione commerciale, informatica, produzione alimentare, servizi socio-sanitari, servizi turistici, ricettivi e ristorazione e corsi trasversali come amministrazione, marketing, gestione di risorse umane.

A scorrere l’elenco si nota una prevalenza di offerte per assistenti alla persona e addetti alla cucina: come mai la Regione vuol formare soprattutto badanti, cuochi e camerieri? “L’offerta formativa è stata progettata da enti inseriti in un catalogo regionale che rispondono a precisi standard qualitativi – ci spiega Virginia Mura, assessore al Lavoro – e si sono impegnati a seguire i corsisti nell’inserimento lavorativo tramite accordi con imprese e aziende. Gli enti che non riusciranno a chiudere la formazione con un contratto di lavoro perderanno una parte del finanziamento iniziale: ecco perchè i corsi sono in prevalenza per assistenti alla persona, cure domiciliari, badanti, addetti alla preparazione dei cibi, sono le figure maggiormente richieste dalle aziende. La formazione proposta rispecchia il mercato del lavoro: sempre meno profili culturali o di specializzazione tecnologica e sempre più servizi sanitari. Sull’occupazione si riflettono anche le trasformazioni della società in Sardegna: ci sono tanti anziani che non possono contare sull’assistenza in famiglia e molti malati che scelgono di curarsi a casa. È un settore che cerca sempre più figure qualificate, le stesse che fino a qualche anno fa chiamavamo dall’estero oggi possiamo formarle e dare loro una qualifica realmente spendibile. Abbiamo scelto di essere realistici e puntare su una formazione compatibile con il mercato, piuttosto che dare competenze più suggestive e interessanti ma che qui oggi non sono ricercate”

Il budget totale di 54 milioni da spendere è ancora in fase di assestamento ma il piano di massima è questo: oltre ai già citati 10 per la formazione, 1,6 milioni di euro andranno a 250 progetti di servizio civile, con un assegno mensile di 433 euro per un anno (le domande per partecipare scadono il 15 dicembre); 10 milioni serviranno a sostenere autoimpiego e  autoimprenditorialità di duemila idee di impresa con laboratori, assistenza tecnica personalizzata e supporto alle start up, misura già attiva; 1,6 milioni andranno a 165 persone che sceglieranno la mobilità professionale, ovvero un tirocinio in un paese europeo (non ancora operativo).

Ci sono poi i progetti di apprendistato, finanziati da oltre otto milioni di euro, diversi a seconda del curriculum: apprendistato per acquisire qualifiche professionali, apprendistato professionalizzante o di mestiere, infine per i profili più alti c’è l’alta formazione per il titolo di dottore di ricerca.

Dodici milioni sono previsti come bonus per le aziende che vorranno assumere giovani con contratti a tempo determinato e indeterminato, questa misura è per ora in stand by dato che un provvedimento simile ma più vantaggioso è programmato dal Jobs Act del Governo che andrà a regime nei prossimi mesi.
Ci sono poi 6,5 milioni di euro per duemila tirocini: la graduatoria dei beneficiari che avranno 470 euro al mese per stage di sei mesi sarà pubblicata il prossimo 22 dicembre ma si parla già di un secondo avviso per chi ora è rimasto escluso.

Fr. Mu.

 

Leggi anche:

LA STORIA. Un disoccupato di Oliena: “Nessuna assistenza, occasione sprecata”

Braccianti agricoli e cameriere bella presenza, ecco le offerte per i tirocini di Garanzia Giovani

Piras (Sel): “Garanzia Giovani? Un palliativo, servono investimenti più coraggiosi”

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share