Via da Ottana: la multinazionale Indorama ha deciso di abbandonare l’impianto del centro Sardegna di cui è comproprietaria insieme all’imprenditore bresciano Paolo Clivati. A dare notizia del disimpegno della società thailandese leader mondiale della produzione del pet per le bottiglie di plastica è il portale ilmarghine.net. “Chiusura degli impianti di Ottana e Workington”, così si trova scritto sul business plan dell’azienda per il 2015 ripubblicato dal sito d’informazione. Al contrario, Indorama continuerà ad investire in Olanda, a Rotterdam, Polonia e Turchia, dove lo scorso 9 gennaio ha perfezionato l’acquisto di un secondo impianto per la produzione del pet.
Si fa dunque in salita la strada per i cassintegrati di Ottana Polimeri, che da ormai tre mesi presidiano l’ingresso dello stabilimento barbaricino, fermo peraltro da circa un anno. Lo scorso 14 gennaio l’incontro tra una delegazione degli 88 operai e il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, che ha manifestato l’intenzione di “valutare i possibili margini di intervento già a partire dalla finanziaria nel caso si rendessero necessari provvedimenti della massima urgenza”. Un mese prima, a pochi giorni di distanza dall’accuse rivoltegli dagli operai, secondo i quali l’imprenditore bresciano avrebbe già iniziato a smantellare l’impianto, Paolo Clivati aveva invece annunciato l’intenzione di far ripartire gli impianti. Ora la brusca sterzata di Indorama, a seguito di un lungo silenzio.
Piero Loi