Via Cadello, dopo il lutto per Daniele restano solo pupazzi

Marcello Zasso

Il primo febbraio il piccolo Daniele Ulver è morto travolto in via Cadello. Aveva appena compiuto quindici mesi e la madre lo stava portando col passeggino al parco di Monte Claro. Una moto è piombata sulle strisce pedonali e lo ha ammazzato. Quella tragedia ha sconvolto l’intera città. Tra le reazioni spontanee era cominciato un pellegrinaggio sul luogo dell’incidente per portare un fiore, un messaggio e lasciare tantissimi pupazzi di peluche. Che son lì, seduti a guardare le auto che hanno ripreso a sfrecciare.

A due mesi di distanza, dalla tragedia restano solo loro come ricordo perché – passata l’emozione – il traffico e la velocità si sono rimpossessati di quella strada urbana a quattro corsie. Da anni i residenti chiedevano al Comune interventi urgenti per ridurre la pericolosità di quell’arteria e la scomparsa di Daniele aveva fatto esplodere nuovamente le proteste. Il Comune ha annunciato interventi mirati per la sicurezza stradale. Ma, per ora, in via Cadello ci sono solo auto e pupazzi.

I primi pensierini, tre giorni dopo la tragedia

“Il primo intervento in programma sta per essere realizzato: stanno per partire i lavori per la realizzazione delle strisce pedonali rialzate“, assicura l’assessore ai Trasporti, Alessio Mereu. “La tragedia di via Cadello ha lasciato un brutto ricordo in tutta la cittadinanza – continua -. Ma quello che è successo lì, può succedere anche in altri posti e stiamo programmando interventi in tutte le strade che hanno gli stessi aspetti critici”. Una tragedia analoga c’è stata proprio lunedì scorso a Padova: anche in quella circostanza un automobilista stava facendo attraversare una madre col passeggino, ma un altro mezzo lo ha sorpassato travolgendo il neonato.

“Siamo appena ripartiti coi lavori in via Sonnino, piazza San Rocco (dove ci sono stati tre casi di pedoni investiti sulle strisce) e in via Bacaredda davanti al Conservatorio – assicura l’esponente della Giunta Truzzu – poi andremo subito a realizzare gli attraversamenti pedonali rialzati in via Cadello e viale Ciusa“. Dove è stato travolto Daniele l’intervento dovrebbe arrivare nel mese di aprile, ma il Comune annuncia interventi mirati per le strisce pedonali nelle strade più trafficate dalle auto e dai pedoni. “Le strisce pedonali rialzate saranno adeguatamente illuminate e i pedoni dovranno sempre attraversare in quel punto, per questo cancelleremo le altre strisce eventualmente presenti a breve distanze – conclude l’assessore Alessio Mereu -, serviranno per far rallentare le auto e rendere più sicuri i pedoni”.

Quell’intervento in via Cadello porterà gli automobilisti a ridurre la velocità, ma non risolverà il problema della viabilità. Dagli uffici del Comune spiegano che sono in corso studi mirati per valutare gli interventi, adatti proprio a quel tratto, in modo da ridurre la velocità delle auto. Se si interverrà in modo radicale sulla strada che collega Pirri e Is Mirrionis sarà un passo avanti per l’intera città. Ma non cancellerà il ricordo della morte del piccolo Daniele, con la speranza che la sua memoria non venga affidata solo a quei pupazzi travolti dalle intemperie.

Marcello Zasso

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