Vertenza Sardinia Green Island, sit-in di fronte alla Regione: si chiede il rispetto degli accordi

Questa mattina i lavoratori della Sardinia Green Island erano in sit-in in viale Trento, con fischietti, bandiere dei sindacati e la scritta “Vogliamo certezze per il lavoro”. La loro protesta si è aggiunta a quella dei lavoratori dei centri servizi Csl e Cesil, anche loro in presidio di fronte al palazzo della Regione. La manifestazione è stata organizzata in occasione dell’incontro fra assessori dell’Industria e del Lavoro, i sindacati di categoria Filctem, Femca e Uilcem e Rsu, la direzione aziendale e il sindaco di Assemini, per trovare una soluzione alla vertenza. Il sit-in è stato sciolto poco dopo in attesa della convocazione dell’incontro con Cappellacci alla presenza degli assessori a Industria, Programmazione, Ambiente, Urbanistica e Lavoro.

I circa 90 dipendenti dell’azienda di Macchiareddu (di proprietà di Alberto Scanu) sono da quattro anni in cassintegrazione e dal 18 gennaio sono in cig in deroga. Le prospettive sono molto incerte. Ora i lavoratori chiedono il rispetto dell’accordo firmatpo il 15 giugno del 2012, che garantiva il loro reintegro grazie all’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di Pet per alimenti, con 25 dipendenti a regime, e di un impianto solare termodinamico che darebbe lavoro a 200-300 persone nella fase di costruzione e 45 lavoratori a regime. Questo, entro il 30 novembre. “Tutto è in alto mare – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – ma ora se non arrivano risposte da questo vertice sul mantenimento dei livelli occupazionali e sul futuro dell’azienda ci saranno nuove e più incisive azioni”.

Al confronto di questa mattina erano presenti l’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda, Simona Murroni, dirigente dell’assessorato, il proprietario dell’azienda Scanu, i sindacati. “Abbiamo constatato l’assenza degli altri assessorati – ha spiegato Giampaolo Manca, Filctmem Cgil – e a questo punto, esasperati da questi continui tira e molla chiediamo che si trovi una soluzione politica alla vertenza che si trascina da anni con le famiglie che vivono assieme a noi il nostro dramma. L’unico assessorato che sembra avere a cuore la nostra situazione è quello all’Industria”. I lavoratori, che sino a maggio rischiano di restare senza ammortizzatori sociali, chiedono anche un incontro urgente con l’assessore regionale del Lavoro.

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