Veleni di Quirra, teste: “Era una discarica di materiale bellico a cielo aperto”

“Era diventata una discarica di materiale bellico a cielo aperto l’area da Is Pibiris a Monte Cardiga“, questa in sintesi la testimonianza-fiume dell’ispettore Forestale Luigi Lai, chiamato oggi a Lanusei a deporre dai pm Biagio Mazzeo e Daniele Loi nel processo sui cosiddetti ‘veleni’ di Quirra nel quale sono imputati otto militari comandanti nel poligono di Perdasdefogu. L’ispettore, di fronte al giudice monocratico Nicole Serra, ha esposto il contenuto dei primi rilievi sul campo, su delega dalla procura della Repubblica di Lanusei all’epoca dell’apertura delle indagini nel 2011, quando il sottufficiale era a capo della stazione forestale di Ulassai. Il teste ha raccontato dei rifiuti militari presenti e repertati anche con ampia documentazione fotografica: “Razzi, proiettili, bossoli deformati, carri armati, erano disseminati nella zona ad alta intensità militare – ha spiegato il sottufficiale -. Crateri e fosse venivano utilizzate per smaltire munizioni e ordigni obsoleti”. La fotografia di una zona, quella del Salto di Quirra, fra il Sarrabus e l’Ogliastra, devastata dalle esercitazioni militari e dalle operazioni di brillamento.

Gli imputati

Sono imputati i comandanti che hanno guidato il Poligono dal 2004 al 2010, Paolo Ricci, Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi e i comandanti del distaccamento di Capo San Lorenzo, Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon. L’avvocato Andrea Chelo, uno dei difensori degli imputati accusati di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri, ha cercato di bloccare la testimonianza perché a suo dire, quando l’ispezione è stata fatta, l’indagine era ancora a carico di ignoti. Ma l’eccezione è stata rigettata dal giudice. La deposizione dell’ispettore Lai è ripresa ed è durata in tutto oltre cinque ore. Il secondo testimone, Andrea Dongiovanni, collega di Lai, anch’egli all’epoca nella stazione di Ulassai, ha confermato quanto detto dal collega. Il terzo teste, l’ex militare Antonino Cangemi non si è presentato nell’udienza di oggi. Il giudice ha così disposto l’accompagnamento coatto per la prossima udienza in programma il prossimo 4 ottobre.

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