Sull’inquinamento nel sito di Porto Torres, il ministero dell’Ambiente è pronto a “concordare le ulteriori iniziative da intraprendere per assicurare la corretta realizzazione delle misure di riparazione dei danni accertati“. Ad annunciarlo è lo stesso esponente del Governo Renzi, Gianluca Galletti, rispondendo oggi in Aula ad un’interpellanza del deputato sardo di Unidos, Mauro Pili, che si è detto “non solo insoddisfatto ma indignato per quanto sostenuto dal Governo” perché “non risponde alla domanda: denuncerete l’Eni e riprenderete il processo che ha sostanzialmente reso prescritto il reato di danno ambientale?”.
In relazione all’inquinamento del sito sassarese, Galletti ha ricordato che “è attualmente pendente un ulteriore procedimento penale in fase di indagini preliminari” e che “nel corso del procedimento è stato disposto un incidente probatorio per l’accertamento delle cause di inquinamento presente nel tratto di mare antistante l’impianto di Porto Torres. Nell’ambito della perizia – ha proseguito il ministro – è stata resa disponibile la documentazione, gli atti dell’amministrazione di interesse dei periti al fine del buon esito delle attività. Successivamente è stata notificata al ministero dell’Ambiente una nuova richiesta di incidente probatorio formulata dalla procura della Repubblica di Sassari, volta ad accertare se le sostanze inquinanti provenienti dall’area di produzione Syndial e gravate nell’ambito della prima perizia siano pericolose per la salute pubblica. In caso di accoglimento della richiesta da parte del giudice per le indagini preliminari – ha ribadito Galletti – il ministero dell’Ambiente ha intenzione di partecipare alle operazioni peritali attraverso la nomina di consulenti tecnici di parte, i cui riferimenti sono già stati richiesti all’Ispra”.