Veleni di Quirra, nuovi risarcimenti: chiesti 3 milioni da Comuni e pastori

Quasi tre milioni di euro è la richiesta complessiva di risarcimento sollecitata dalle parti civili che rappresentano le vittime del Poligono militare di Perdasdefogu, 26 pastori e tre Comuni: Escalaplano, Ballao e Armungia. È successo oggi a Lanusei nel processo per i cosiddetti veleni di Quirra davanti alla giudice monocratica, Nicole Serra. I tre milioni si aggiungono ai 5,3 milioni chiesti nella precedenza udienza da altre tre parti civili – in rappresentanza della Regione Sardegna, di alcune famiglie delle vittime e del Comune di Ulassai – somme destinate a salire domani con ulteriori istanze.

Tutti gli avvocati di parte civile si sono inoltre associati alla richiesta di condanna del Pm, Biagio Mazzeo per gli otto comandanti dell’Aeronautica che hanno guidato il Poligono dal 2004 al 2010: 4 anni per i sei comandanti del Poligono militare centrale e 3 anni per i due comandanti del Poligono a mare. Nello specifico, un milione e 300mila euro sono stati sollecitati dall’avvocato Marco Pilia come provvisionale per 26 pastori di Quirra, in ragione di 50mila euro ciascuno, mentre per la Coldiretti, che si è costituita con gli allevatori suoi associati, il legale ha rivendicato i danni di immagine che dovranno essere quantificati dal giudice.

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“I pastori sono le vere vittime del disastro ambientale, esposti nei terreni inquinati 24 ore su 24 senza che nessuno li abbia avvisati dei pericoli – ha attaccato Pilia – Hanno perso i pascoli, le loro greggi, il lavoro e alcuni di loro anche la salute. Tutti i comandanti sono colpevoli: erano consapevoli delle attività inquinanti che portavano avanti ma mai si sono curati di tutelare queste persone”. Gli avvocati Giacomo Doglio e Roberto Peara, in rappresentanza di otto vittime, tra militari e civili, che si sono ammalati di tumori rari, e i loro eredi, hanno chiesto 50 milioni di risarcimento ciascuno per “danni morali da esposizione al disastro ambientale”.

“Sono state violate tutte le norme in materia di sicurezza e ambiente”, hanno scandito nelle loro arringhe Doglio e Peara. Infine, gli avvocati, Riccardo e Giuseppe Caboni: il primo ha chiesto 300mila di euro di provvisionale per danni di immagine a favore dei tre Comuni che si sono costituiti parte civile, il secondo una provvisionale di 20mlila euro ciascuno per danni morali di esposizione per due persone di Escalaplano nate con malformazioni gravi e per un operaio di Ballao ammalatosi di un tumore raro.

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