Veleni di guerra, incombe prescrizione. Con giustizia lenta non c’è mai la verità

Doveva essere l’udienza per la calendarizzazione delle discussioni, quella che si è tenuta oggi nel tribunale di Lanusei per i cosiddetti “veleni di Quirra”, pocesso giunto ormai alle battute finali. Ma l’avvocato di parte civile, Gianfranco Sollai, ha chiesto e ottenuto dalla giudice monocratica, Nicole Serra, l’esame degli imputati, ovvero gli otto ufficiali dell’Esercito che hanno guidato il poligono militare di Perdasdefogu dal 2004 al 2010. Si tratta di Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi, Paolo Ricci, Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon, tutti accusati di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri perché non avrebbero interdetto al pubblico le zone militari.

L’udienza è stata quindi aggiornata al 22 aprile prossimo, quando i comandanti decideranno se sottoporsi o meno
all’interrogatorio. In quella data la pubblica accusa – rappresentata dai pm Biagio Mazzeo e Daniele Loi – e le parti civili si pronunceranno nel merito della documentazione depositata stamattina dai difensori degli stessi imputati. Le discussioni slitteranno verosimilmente alla fine di maggio: le parti hanno chiesto del tempo per studiare gli atti, comprese le ultime carte prodotte della difesa. Sul processo, che si è aperto nel dicembre del 2014, incombe adesso la prescrizione. Alcuni dei comandanti che hanno ricoperto la carica nel poligono tra il 2004 e il 2006 sono infatti molto vicini dall’uscita dal procedimento penale. La sfida è di poter arrivare alla sentenza di primo grado entro l’estate o al massimo nei primi giorni dell’autunno.

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