Vaccino Covid, stop sperimentazione: “Reazione al farmaco in un paziente”

Il vaccino italiano anti-Covid, quello preparato dell’Irbm di Pomezia e sperimentato in collaborazione con l’istituto Jenner di Oxford, ha una battuta d’arresto dopo che si è registrata “una reazione avversa in un paziente volontario”. Ad annunciarlo la stessa società laziale che insieme all’ente inglese si era appoggiata alla multinaziojnale farmaceutica AstraZeneca per la produzione.

Lo stop arriva a meno di ventiquattro ore dall’annuncio del ministero della Salute, Roberto Speranza, che proprio ieri, a Dimartedì su La7, aveva annunciato “buon notizie sul vaccino nei prossimi mesi“. Sembrava che il medicinale potesse essere commercializzato a partire da novembre. Invece è arrivata la reazione anomala in uno sui 50mila pazienti che si sono offerti di testare il farmaco. Uno solo. Ma quanto è bastato per far scattare lo stop alla sperimentazione su nuovi soggetti, ha deciso la AstraZeneca. Prosegue invece il monitoraggio di tutti gli altri 49.999 che mesi fa si sono offerti come volontari.

Ad annunciare la decisione della multinazionale è stato Piero di Lorenzo, amministratore delegato dell’istituto di Irbm, che ha sottolineato: Si tratta di una precauzione standard prevista nella sperimentazione di vaccini”. La procedura che scatta in questi casi è infatti codificata da sevceri protocolli scientifici. “Siamo in attesa che il caso avverso, sottoposto al Comitato indipendente di esperti, venga analizzato”. In buona sostanza, si tratta adesso di capire se la reazione anomale del farmaco dipenda dal vacicno stesso e da particolari condizioni del paziente volontario. “Aspettiamo dunque il loro giudizio (quello degli esperti) per il proseguimento degli ulteriori test”, ha continuato l’Ad di Irbm. Che ha spiegato ancora: “I test sui vaccini, anche quelli anti Covid, nonostante l’emergenza pandemica, sono severi, rigorosi e affidabili. Prova di questo è stata la sospensione volontaria della sperimentazione da parte di AstraZeneca”. Di fatto l’allargamento della platea di pazienti-volontari.

 

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