Prosegue ancora lenta la vaccinazione contro il Covid in Sardegna. Più lenta di quasi tutte le altre Regioni in Italia, solo il Molise fa peggio. Nell’ultimo aggiornamento online dei dati del ministero della Salute (ieri sera dopo le 22) erano 67.461 (il 14% delle dosi disponibili) i vaccini somministrati, in Sardegna solo 302 sulle 12.800 conservate nei freezer di quattro centri, dunque il 2,3 per cento, il dato più basso del Paese dopo il Molise che resta all’1,7 per cento. Tutte le altre Regioni stanno sopra il 3 per cento delle dosi, con la Provincia autonoma di Trento al 43 per cento e il Lazio oltre il 35.
I ritardi sono stati denunciati ieri dall’opposizione in consiglio regionale, con i rappresentanti del Pd che hanno rimarcato il “colpevole ritardo della Giunta Solinas”. Come nel resto d’Italia in alcune zone si segnalano carenze di personale, in campo entrano medici in pensione e volontari. “I vaccini ci sono stati consegnati con 48 ore di ritardo, il 31 dicembre, e il ministero ha raccolto i primi dati sulle somministrazioni il primo gennaio sera: in ventiquattr’ore era impossibile fare di più”, ha sottolineato Massimo Temussi, commissario dell’Ats che ha specificato che le vaccinazioni nell’Isola sono state fatte al Binaghi, al Brotzu, al Policlinico e all’Aou di Sassari (i quattro centri principali di stoccaggio) e da domani si inizierà a vaccinare anche in altri presìdi: al Santissima Trinità e al Marino a Cagliari, al Marino di Alghero, a Olbia e Sassari. Da martedì anche le altre province e l’obiettivo è dalla settimana prossima di iniettare 240 dosi al giorno. Intanto domani dovrebbero arrivare in Sardegna altre 8.190 dosi, e l’11 gennaio 16.380.