“Siamo fortemente preoccupati per la salute delle nostre professioniste e professionisti e per i loro assistiti: c’è un ritardo incomprensibile nell’avvio delle procedure di vaccinazione, mentre ci risulta che tutte le altre categorie di operatori sanitari siano già state vaccinate”, ha dichiarato Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna. “Stiamo lavorando in condizioni di rischio – ha aggiunto – perché con le persone fragili, bambini, anziani, persone con patologie gravi, non si può lavorare a distanza, così come per i gruppi di auto aiuto e terapia, e purtroppo contiamo diversi casi di covid fra i nostri associati”.
Si tratta di un ritardo ancor più inaccettabile, visto che la categoria degli psicologi era già stata pesantemente discriminata nel piano vaccinale della Regione, in cui, in un primo momento, non era stata neanche presa in considerazione, ignorando che la professione psicologica è a tutti gli effetti una delle professioni sanitarie, per le quali si è provveduto ad attivare immediatamente le vaccinazioni.
L’inserimento degli psicologi nel piano vaccinale è avvenuto un mese fa e soltanto dopo reiterate richieste, ma ad oggi risulta tutto fermo, salvo alcuni psicologi vaccinati a Oristano: “Abbiamo l’impressione- ha aggiunto Angela Quaquero – che fra i responsabili della sanità in Sardegna non ci sia la piena consapevolezza del rischio a cui si sta sottoponendo una categoria di professionisti sanitari, che conta oltre tremila addetti, di cui almeno la metà opera nei propri studi, in larga parte al di fuori del Sistema sanitario nazionale, vista la carenza di psicologi negli ospedali e nelle strutture sanitarie: per questo chiediamo l’immediato avvio delle vaccinazioni, visto anche il peggioramento della pandemia e il passaggio alla zona arancione”.