Ragazzi che vogliono vaccinarsi, ma non possono perché i genitori, separati, non la pensano allo stesso modo. Sono frequenti nei tribunali di tutta Italia, negli ultimi mesi, le vicende di questo tipo portate davanti ai giudici. Nell’Isola oggi due casi sono alla ribalta delle cronache, riportati dai due quotidiani regionali La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda.
Nel caso riportato da La Nuova è stata la decisione del Tribunale di Nuoro a dare ragione a un giovane 15enne. Il papà acconsentiva al vaccino, ma la madre, convinta no vax e già sospesa dal lavoro perché non vaccinata. Il decreto del giudice ha stabilito che venisse sospesa temporaneamente la facoltà genitoriale della madre per permettere così al solo padre di sottoscrivere il relativo atto di consenso informato.
L’altra decisione è del Tribunale di Cagliari, come riporta L’Unione Sarda, dove sono comparsi i genitori di un ragazzo di 16 anni che voleva vaccinarsi per convinzione e per riprendere la vita normale. In questo caso era la madre a essere favorevole, mentre il padre si opponeva. La prima sezione civile presieduta da Ignazio Tamponi (giudice Chiara Mazzaroppi, relatore Andrea Gana) ha autorizzato la madre a organizzare la vaccinazione del figlio prescindendo dal consenso del marito, salva ogni altra diversa valutazione del medico dell’hub e con l’impiego del prodotto adatto al caso.
