Usala: “Se non ci danno risposte, questa volta stacco tutto”

13.49. Salvatore Usala ha spiegato che il presidio continua e che lui resterà fuori dal palazzo di via XX settembre fino a domattina alle 10, quando è previsto il nuovo incontro cui parteciperà anche il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Quindi il presidio continua e Salvatore Usala dormirà in strada questa notte, dentro un gazebo già attrezzato. (Fine diretta)

13.28. L’incontro si è appena concluso, cominciano a uscire i delegati. Le parti si sono dati appuntamento a domani, sempre al ministero dell’Economia, ma alla presenza anche dei rappresentanti dei dicasteri della Salute e del Welfare. Si attende l’uscita di Salvatore Usala.

12:30. L’incontro tra la delegazione e il sottosegretario Baretta prosegue da più di un’ora. Da dentro il palazzo è arrivato l’input ai manifestanti di fischiare e fare rumore, perché evidentemente il confronto non sta andando come sperato dai malati di SLA e dal Comitato 16 novembre.

11:50. In piazza anche un gruppo elettrogeno, indispensabile per alcuni macchinari cui sono collegati i disabili gravi. Che sono voluti essere qui a Roma nonostante i disagi e le sofferenze.

11:40. Giacomo Dessì del comitato 16 novembre ha letto per strada una lettera firmata da Salvatore Usala. Leggi la lettera.

11:20. Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’Economia, ha accettato di incontrare una delegazione di cui fa parte anche Salvatore Usala. L’incontro è in corso dentro il palazzo di via XX settembre. Prima che iniziasse il confronto, il sottosegretario Baretta ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti: “Noi abbiamo fatto un incontro anche a ottobre e ne è previsto uno a novembre. Il confronto continua. Il fondo è stato rifinanziato per 270 milioni. L’assistenza domiciliare è condivisa anche dal Governo, ma non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina. L’esempio della Sardegna è quello giusto”.

11:00. Un primo contatto, fuori dal palazzo, tra i rappresentanti del Comitato 16 novembre e il ministero. Il direttore dell’ufficio di Gabinetto del Ministero dell’economia, Lorenzo Quinzi, ha spiegato che il presidio aveva sbagliato indirizzo, perché “il ministero dell’Economia non ha competenza sull’assistenza domiciliare“. Proteste dei manifestanti, che rifiutano di andarsene senza un confronto diretto e senza avere discusso le proprie proposte.

10:15. I malati di Sla sono arrivati davanti al palazzo del ministero dell’economia, in via XX settembre a Roma. Dalla Sardegna sono presenti Salvatore Usala e Giorgio Pinna, accompagnati dai familiari e dai rappresentanti del Presidio di viale Trento. La manifestazione di questa mattina, come le precedenti, è organizzata dal comitato 16 novembre che chiede anche alle altre regioni italiane lo Stato faccia approvare il

Progetto “Restare a casa”. Come spiega Mariangela Lamanna, portavoce del Comitato 16 novembre, “chiediamo che questo Governo, che trova soldi per la Tav, per gli F35, per le banche e mai per i disabili gravissimi, si occupi anche di noi. Che peraltro vogliamo fare risparmiare soldi allo Stato, perché chiediamo di destinare 4,5 miliardi direttamente alle famiglie dei malati, invece dei 18 miliardi destinati attualmente alle strutture di assistenza”.

Il comitato chiede un incontro con rappresentanti politici dei ministeri della Salute, dell’Economia e del Welfare per inserire un emendamento alla Legge di Stabilità. Al suo arrivo Salvatore Usala, che dalla Sardegna per primo ha guidato una battaglia poi vinta, ha detto usando la sua lavagna: “Se non ci danno risposta, questa volta mi stacco tutto“. Mentre la piazza si riempie di malati, familiari, volontari e giornalisti , dai palazzi romani non è stato confermato ancora l’incontro.

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