La fissazione delle elezioni per il nuovo rettore dell’Università di Sassari al 23 novembre, oltre la data del 31 ottobre in cui scade l’attuale mandato, rischia di costare cara numero al uno dell’ateneo sassarese, il professor Massimo Carpinelli. I sindacati Flc Cgil, Uil Rua e Gilda Unams hanno presentato al Senato accademico una mozione di sfiducia contro il rettore uscente, accusato di avere rotto il mandato rappresentativo, di avere violato le norme statutarie dell’Ateneo e di avere messo gli interessi personali davanti a quelli generali.
Secondo quanto riportato nel j’accuse dei sindacati, le elezioni per il nuovo rettore sarebbero dovute essere indette entro il 30 aprile 2020. Dato per buono un rinvio dettato dall’emergenza coronavirus, i sindacati avevano proposto al rettore di indire la consultazione elettorale entro il 30 giugno, in modo da assicurare l’insediamento del nuovo eletto entro l’1 novembre. Ora i sindacati sferrano l’attacco contro Carpinelli e chiedono le dimissioni immediate del rettore, o la sfiducia votata dal Senato accademico nel corso della prossima riunione. “Ci auguriamo che il rettore convochi quanto prima il Senato accademico per discutere la mozione di sfiducia. Se non lo facesse sarebbe l’ennesimo, gravissimo attivo antisindacale compiuto nel corso di questo mandato”, dichiara il segretario della Flc Cgil, Luigi Canalis.