Università di Sassari, concorsi truccati: la Finanza perquisisce case e uffici

Concorsi truccati all’università, si moltiplicano i casi in tutta Italia. Dopo l’indagine di venti giorni fa, partita da Catania e che ha coinvolto a Cagliari anche una docente di Chimica, ora è la volta dell’ateneo di Sassari. Le Fiamme gialle del comando provinciale, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura, hanno perquisito stamattina gli uffici dell’università e le abitazioni di cinque persone, tra docenti e dirigenti dei dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze economiche e aziendali. Le operazioni sono state eseguite dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria fin dalle prime ore del mattino. Si cercavano prove per le ipotesi di reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e turbativa della gara per l’aggiudicazione del bando.

In particolare gli inquirenti hanno cercato materiale su un bando che risale al dicembre 2016 e “relativo al reclutamento di un ricercatore universitario a tempo indeterminato in regime di tempo pieno, attraverso il trasferimento dall’università di Foggia“, hanno scritto le Fiamme gialle in una nota. Il posto da assegnare tramite concorso era vacante nel dipartimento di Giurisprudenza “relativo al settore scientifico-disciplinare e nello specifico in Diritto Tributario. La seconda ipotesi di reato riguarda invece un bando del marzo 2017, col quale venne conferito un assegno di ricerca della durata di un anno, valida per il progetto di ricerca dal titolo ‘L’indebitamento tributario e contributivo nella crisi dell’impresa turistica in Sardegna: analisi empirica e soluzioni giuridiche’. Questo secondo bando venne pubblicato dal dipartimento di Scienze economiche e aziendali, sempre in Diritto tributario. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati diversi computer e comunicazioni di posta elettronica che nei prossimi giorni saranno oggetto di perizia informatica. Gli esiti passeranno al vaglio del pm della Procura di Sassari, titolare del fascicolo.

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