Una nuova vita per il college Sant’Efisio, la Diocesi investe su giovani e cultura

Cambia pagina e guida il college universitario Sant’Efisio (Cuse), al civico 9 di via Monsignor Cogoni a Cagliari. Tutto è cominciato con la nascita della Fondazione intitolata a Monsignor Paolo Botto e che dal primo gennaio ha preso in mano la gestione della struttura che per dieci anni, dalla sua nascita nel 2010, è rimasta sotto l’egida del Seminario arcivescovile del capoluogo.

Sia la direzione del Cuse che la presidenza della Fondazione sono in mano a don Emanuele Meconcelli, che non ne vuole sapere di sentirsi chiamare il ‘capo’, perché il team working, il lavoro di squadra, è l’essenza della sua missione. Però ci sono soprattutto le sue idee dietro la svolta del college Sant’Efisio che al momento ha 104 camere e sono in corso i lavori per arrivare a quota 130.

Il Cuse è aperto sia ai ragazzi che alle ragazze iscritti all’università di Cagliari o pronti a immatricolarsi. I posti che questo anno accademico sono stati messi a bando sono 25. “Per accedere – ha spiegato lo stesso don Meconcelli oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione – si fa una selezione. Un colloquio nel quale valutiamo la volontà di far parte di questa comunità”. Perché il Cuse non è solo una casa dove abitare e studiare. La Fondazione, durante l’anno, organizza attività per gli universitari ospitati nella struttura. “Sono cinquanta ore extracurricolari, di percorsi e servizi educativi, ma anche attività formative e di consapevolezza individuale, così come volontariato e orientamento al lavoro”. Le selezioni avverranno in una doppia data: il 24 luglio e il 31 agosto.

Per l’occasione, ad accomapgnare don Meconcelli c’era intanto il vescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, che si è insediato il 6 gennaio scorso. Presente pure Alberto Comparetti, di Radio Kalaritana, la voce della diocesi del capoluogo. Proprio Baturi ha richiamato l’importanza di “puntare sui giovani e sulla cultura”. Il prelato ha parlato di vero e proprio “investimento” e ha definito il Cuse “un’offerta per tutta la città”.

Il college di Sant’Efisio chiude agli studenti un solo mese, quello di agosto. Nel resto dell’anno la struttura è sempre aperta. La retta mensile è di 380 euro, “in linea – ha detto il direttore – con i prezzi di affitto delle camere”. E dietro l’angolo ecco il riconoscimento che il Cuse, presto, potrebbe ottenere dal Miur come “Collegio universitario di merito”, un attestato che “ne farebbe l’unica realtà attualmente presente sul territorio regionale abilitata a fregiarsi di questo titolo”. La retta include, oltre all’alloggio, tutte le colazioni e otto pasti.

“Il college universitario Sant’Efisio – si legge in una nota diffusa al termine della conferenza stampa trasmessa anche in diretta Facebook sulla pagina sociale del Cuse – è espressione della sensibilità pastorale ed educativa dell’Arcidiocesi di Cagliari. In questi anni la sua fisionomia è andata progressivamente delineandosi, a partire dalla consegna da parte del Comune dei successivi lotti dei lavori coi quali è stata ristrutturata una parte dei locali del Seminario”.

Quando nel 2010 il college ha aperto, gli studenti erano trenta. Sono raddoppiati nel giro di un anno. E poi la crescita sino alle attuali 103 stanze. La struttura si estende su una superficie di circa 12mila metri quadrati. Tutte le camere hanno il bagno privato. Ci sono poi sale studio e altri spazi comuni. Attualmente la maggior parte degli studenti ospitati arriva dalla provincia di Oristano e da quella del Sud Sardegna. La Fondazione Botto è un ente senza scopo di lucro ed è iscritta dal settembre del 2019 al Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato. Il prossimo e ultimo passaggio sarà la trasformazione in onlus.

“Il Cuse – ha concluso don Meconcelli – è un progetto educativo dedicato agli studenti che vengono accompagnati durante tutto il percorso curricolare, perché possano conseguire il successo formativo e risultati di eccellenza. Ogni collegiale è infatti chiamato ad ottenere il massimo secondo le proprie capacità, mettendo così a frutto i talenti ricevuti e le proprie attitudini. A supporto di questa finalità, il college offre una qualificata attività di tutoraggio costituita da professori e professionisti, insieme ad un servizio di orientamento e accompagnamento allo studio”.

Completa l’articolazione del progetto educativo “la dimensione spirituale che, avendo riguardo della libertà e della sensibilità personale, vuole accompagnare l’incontro con le grandi domande che attraversano il cuore di ogni persona in un clima di disponibilità al confronto e al dialogo, a partire dai valori e dalla tradizione cattolica”. I vicedittori del Cuse sono don Davide Meloni e don Diego Zanda.

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