Una scritta sessista e razzista contro Carola Rackete è stata sostituita dall’immagine di una bambina che abbraccia il mondo. Lungo la Statale 195, poco prima della rotatoria che porta alla zona industriale di Macchiareddu, era comparsa su un muro una scritta contro la comandante della Sea Watch 3, ma un collettivo di donne ha deciso di trasformarla in un messaggio di amore e pace. “Una scritta che offende Carola e tutte le donne“, denuncia la portavoce di un collettivo di donne sarde che attrezzate di vernice, rulli e pennelli hanno deciso di mobilitarsi. Si è trasformata in un flash mob l’azione di action painting della writer sarda Nina Castle che hanno cancellato i riferimenti sessuali al rapporto tra la comandante tedesca e i migranti che ha soccorso in mare.
“All’odio e alla violenza rispondiamo con un abbraccio e con messaggio che vuole sottolineare la necessità e l’urgenza di prendersi cura dello spazio urbano e di chi lo abita, al di là delle etnie e dei generi”, spiega. L’artista ha così creato un’opera con colore acrilico bianco, nero e rosso che nasce spontaneamente, ma è destinata a lasciare tracce nel tempo. Un’azione poetica che si sottrae allo scontro e alla polemica per trasformare una superficie sporcata da parole ingiuriose in un segno di bellezza. Sette mani rosse firmano il murale che ha spazzatto via l’attacco alla capitana tedesca che a giugno era stata arrestata per aver fatto attraccare la sua nave coi migranti a Lampedusa e che nei giorni scorsi è stata applaudita dopo il suo intervento all’Europarlamento di Bruxelles.