Un uomo di 60 anni è stato trovato morto ieri in una abitazione a Decimoputzu. Per prelevare il corpo sono state avviate tutte le procedure previste per un caso sospetto di Covid-19. Sono stati sottoposti al tampone anche la moglie e i figli dell’uomo. Il 60enne, da quanto si apprende, non stava bene da mesi, tanto che non andava più a lavoro. Da diverso tempo, nonostante vivesse con i familiari, trascorreva le sue giornate chiuso in una camera da da solo. Ieri, infatti, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per aprire la porta della stanza.
Tutte le procedure sono state eseguite in sicurezza. La salma è stata sigillata, in attesa degli accertamenti per verificare se la morte sia riconducibile al coronavirus, oppure il 60enne sia deceduto per altre ragioni. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia municipale.
In merito al decesso del 60enne è intervenuta in quanto medico curante l’ex consigliera regionale Claudia Zuncheddu. “Carabinieri e Protezione civile erano dotati solo di guanti e mascherine di uso comune. Solo i vigili del fuoco erano organizzati con le corrette misure di controllo delle infezioni. L’unico sanitario intervenuto ero io in quanto medico curante. Ero priva di ogni dispositivo di protezione necessari per il caso. A nulla sono valsi i tentativi dei carabinieri di coinvolgimento degli organi competenti, come certe situazioni complesse anche al di là dell’epidemia in corso, richiedono. Solo dopo, una volta forzata la camera del mio paziente, ai vigili del fuoco, dietro mia insistente richiesta – precisa il medico – hanno provveduto a dotarmi dei loro dispositivi di protezione per consentirmi l’accesso alla camera del mio paziente e constatarne il decesso”.