Al largo di Odessa, città ucraina affacciata sul mar Nero, è stato colpito l’incrociatore Moskva, una delle navi da guerra più potenti della Marina russa. Inizialmente il ministero della Difesa di Putin ha confermato la notizia, ma quando il governatore ucraino della regione di Odessa ha parlato di incrociatore non solo attaccato ma anche “affondato”, da Mosca hanno ritrattato sostenendo che il danneggiamento fosse causato dalle munizioni che trasportava.
Al netto della battaglia anche mediatica tra i due Stati, è invece certo che il Moskva fu portato in Sardegna nel 2003 quando il presidente Putin trascorse qualche giorno di vacanza a Villa Certosa, a Porto Rotondo, invitato dall’allora amico Silvio Berlusconi (l’ex premier italiano l’altro giorno ha detto di essere profondamento deluso da Putin).
Era agosto quando il presidente russo atterrò nell’Isola, all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. A precederlo, due navi da guerra russe: l’incrociatore Moskva e il cacciatorpediniere Smetlivj. Un assetto bellico per il quale Berlusconi dovette chiedere l’autorizzazione alla Nato. E non fu contento il presidente francese Jacques Chirac e nemmeno George Bush jr che nel 2033 guidava gli Stati Uniti.
Sardinia Post ha raccontato la storia nel 2019, con un approfondimento a firma di Giampiero Cocco (clicca qui), quando non si poteva nemmeno immaginare che Putin avrebbe aperto la guerra a un passo dall’Europa, attaccando l’Ucraina. Oggi è il 50° giorno dall’inizio del conflitto.
Il Moskva e il Smetlivj gettarono l’ancora nelle acque dell’arcipelago maddalenino, in caso della Us Navy che infatti fece allontanare la Emory Land, la gigantesca nave officina che nella base americana di Santo Stefano forniva assistenza logistica e tattica ai sottomarini atomici degli Stati Uniti.
Il Moskva soprattutto è una vane da guerra da far impallidire: lunga quasi 200 metri, può lanciare sedici missili antinave Ss-N-12 Sandbox, solo per citare una delle prestazioni. Tanto che Putin la portò al suo seguito insieme a una valanga di agenti segreti.
Stando alla cronaca attuale, dal fronte ucraino dicono che il Moskva è stato abbandonato anche dal suo equipaggio. Invece per la Difesa russa l’incrociatore “rimane a galla”.