Ucciso a fucilate ad Arzana, è caccia al killer: si scava sul passato della vittima

Sarà l’autopsia, prevista nel pomeriggio di oggi, a fornire maggiori certezze sulla dinamica dell’omicidio dell’ex responsabile amministrativo del Comune di Arzana (Ogliastra), Pietro Piras, 67 anni, freddato ieri a fucilate nelle campagne del paese. Il cadavere del pensionato è stato ritrovato intorno alle 14 di ieri in un terreno di campagna a circa 20 chilometri da Arzana. A dare l’allarme due allevatori di passaggio. Piras, sposato e con figli, dopo una vita di lavoro nel Comune, era andato in pensione da qualche anno ed aveva un piccolo allevamento che accudiva tutti i giorni.

L’esame autoptico verrà effettuato nell’ospedale di Lanuesi dal medico legale Roberto Marcialis, che dovrà stabilire innanzi tutti con quanti colpi di arma da fuoco è stato freddato il pensionato e a che ora, presumibilmente nella mattinata di ieri. Intanto vanno avanti le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Lanusei, Nicola Giua Marassi. Tra ieri e oggi i carabinieri di Lanusei, guidati dal capitano Danilo Cimicata, hanno sentito i familiari della vittima e interrogato altre persone a lui vicine nel tentativo di risalire al movente dell’omicidio.

Si scava anche nel passato di Piras per trovare un possibile movente dell’ultimo omicidio in Ogliastra, il terzo nel giro di un mese. Domani pomeriggio si svolgeranno i funerali, mentre si attendono gli esiti dell’autopsia effettuata in queste ore dal medico legale Roberto Marcialis. Oggi gli investigatori dell’Arma hanno confermato che la vittima era fratello di Mario Fortunato Piras, classe 1928, l’uomo che all’epoca dei sequestri Melis e Soffiantini finì al centro di un’indagine per un suo presunto interessamento circa la liberazione dei due ostaggi.

All’epoca, la seconda metà degli anni ’90, era detenuto nel carcere cagliaritano di Buoncammino dove scontava una pena a 18 anni per il sequestro del costruttore romano Giulio De Angelis. E la Procura di Cagliari era gestita dal discusso magistrato Luigi Lombardini. Le cronache del periodo riferivano di un coinvolgimento di tutta la famiglia Piras nelle vicende di mediazione legate ai due sequestri di persona. C’è poi un vecchio fatto di sangue: un altro fratello di Pietro Piras morì ammazzato 60 anni fa. Tutte piste al vaglio della Procura di Lanusei – l’indagine è coordinata dal sostituto Nicola Giua Marassi – e dei carabinieri della stazione e del nucleo investigativo di Nuoro.

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