Uccise il coinquilino dopo una lite in casa a Cagliari, il pm chiede l’ergastolo

Chiesto l’ergastolo per l’ambulante che nel luglio del 2021 venne arrestato dalla polizia per l’omicidio di un suo coinquilino, al culmine di una lite in un appartamento condiviso tra lavoratori stagionali di via della Doline, nel quartiere Is Mirrionis di Cagliari. La pm Rita Cariello ha infatti sollecitato il carcere a vita per Francesco Massa, 65 anni, al termine della sua requisitoria davanti ai giudici della Corte d’assise del capoluogo sardo. Secondo l’accusa, avrebbe ucciso a coltellate Massimiliano Lilliu, cuoco di 33 anni, che viveva con lui.

L’aggressione sarebbe scattata all’apice di un violento diverbio originato da un presunto spreco di energia elettrica nell’appartamento in comune che Massa imputava a Lilliu. Interrogato dal gip alcuni giorni dopo l’arresto, l’ambulante aveva raccontato che tutto sarebbe successo a causa di una serie di furti nella sua camera, che addebitava al cuoco. Nel 1997 l’imputato era già stato condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio di un 19enne commesso due anni prima a Domusnovas, nel Sulcis: il ragazzo fu ucciso con una coltellata alla gola perchè, a suo dire, andava troppo veloce nelle strade del paese.

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