Uccise i due nipoti per l’eredità, pensionato di Arzana a processo

Comparirà davanti alla Corte d’assise di Cagliari il 4 febbraio 2019, per rispondere del duplice omicidio volontario dei suoi nipoti, Peppuccio Doa, pensionato di 85 anni di Arzana. Il Gup del tribunale di Lanusei, Francesco Alterio, ha infatti accolto la richiesta di rinvio a giudizio sollecitata per l’impuntato dal Pm Nicola Giua Marassi. Insieme a Doa andrà a processo anche suo genero, Massimiliano Sumas, di 44 anni, accusato di favoreggiamento nei confronti del suocero. I delitti risalgono al 10 giugno 2016, vittime i fratelli Andrea e Roberto Caddori, di 43 e 46 anni. Tutto si era svolto nella casa dell’anziana sorella di Doa, Maria, all’epoca 91enne. Il pensionato sospettava che la donna stesse per intestare tutti i beni di famiglia ai nipoti, escludendolo quindi dall’eredità. Aveva preteso un chiarimento con Andrea e Roberto, che aveva sempre accudito l’anziana zia, ma la discussione è presto degenerata.

Secondo la Procura, Doa avrebbe quindi sparato quattro colpi di pistola calibro 7.65 all’indirizzo dei nipoti, due per ognuno, uccidendoli entrambi. Si era poi dato alla fuga, decidendo però alcuni giorni dopo di consegnarsi agli inquirenti. Durante gli interrogatori l’anziano si era sempre difeso sostenendo di aver sparato per legittima difesa. Trascorsi tre mesi in carcere e nove mesi agli arresti domiciliari, Doa era tornato in libertà ma con la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Muravera. Il pensionato è difeso dall’avvocato Luigi Concas, mentre la parte civile è rappresentata dal legale Paolo Demuro.

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