Uccise compaesano a Genoni nel 2019: la pm chiede una condanna a 24 anni

Ventiquattro anni di reclusione. È la condanna chiesta dalla pm del tribunale di Cagliari, Nicoletta Mari, nei confronti di Francesco Fenu, il 24enne di Genoni accusato dell’omicidio premeditato del compaesano Roberto Vinci, 48 anni, ucciso con due fucilate la sera del 18 agosto 2019 in località Proseru. L’uomo era morto dopo una lunga agonia, ma era riuscito a riconoscere lo sparatore e l’aveva riferito ai carabinieri. Oggi, al termine di una lunga requisitoria davanti alla Corte d’Assise del capoluogo sardo, l’accusa ha confermato la propria ricostruzione, chiedendo però ai giudici di concedere al giovane le attenuanti generiche.

Presente in aula l’imputato, assistito dagli avvocati Luigi Porcella e Francesco Marongiu che discuteranno le proprie arringhe nell’udienza del 29 settembre. Roberto Vinci era stato colpito al fianco da due fucilate mentre rincasava sulla sua bicicletta dopo una giornata di lavoro nelle campagne di Genoni: ferito gravemente aveva riconosciuto il suo sparatore, indicandone il nome ai soccorritori e ai carabinieri. Poi l’agonia e dopo qualche ora il decesso. Una volta arrestato, Fenu aveva confessato. La famiglia della vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Alberto Curreli.

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