È iniziato alla Corte d’assise di Sassari il processo con giudizio immediato nei confronti di Fulvio Baule, il 40enne di Ploaghe che lo scorso febbraio a Porto Torres aveva ucciso a colpi d’ascia i suoceri, riducendo in fin di vita la moglie. La Corte, presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, a latere Monia Adami, ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica sull’imputato, avanzata dall’avvocato Nicola Lucchi.
Nelle prossime udienze (la prima in calendario è il 17 gennaio) verranno sentiti 29 testimoni, 13 per la pm Enrica Angioni e 16 per la difesa. Baule, presente in aula, non ha voluto essere ripreso da fotografi e cameramen, tenendo la testa bassa e sguardo fisso al pavimento per tutta l’udienza. Il 40enne, il 26 febbraio 2022, dopo aver litigato per strada con la moglie Ilaria Saladdino, davanti al palazzo dove lei abitava con i genitori a Porto Torres, prese un’ascia dal portabagagli della sua auto e colpì alla testa prima il suocero Basilio Saladdino, uccidendolo sul colpo, poi la moglie e infine la suocera, Liliana Mancusa, che morì in ospedale dopo un mese di coma. La moglie restò gravemente ferita. Baule scappò abbandonando per strada i due figli gemelli che avevano assistito alla strage, per poi costituirsi ai carabinieri di Porto Torres.